Attualità - 01 settembre 2025, 16:08

Campanelle pronte a suonare: l’Astigiano si prepara al nuovo anno scolastico

Dal calo demografico alle nuove assunzioni, i numeri dell’avvio in provincia di Asti

Merphefoto

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Il conto alla rovescia è finito: il 10 settembre le scuole astigiane riapriranno i battenti per accogliere bambini e ragazzi in un anno che si annuncia denso di sfide e novità. Il calendario scolastico 2025/26 prevede la chiusura delle lezioni il 10 giugno 2026 (30 giugno per le scuole dell’infanzia), ma già in questi giorni gli istituti sono al lavoro per organizzare al meglio accoglienza e didattica.

Meno studenti, più bisogni educativi

Il Piemonte, come il resto d’Italia, fa i conti con il calo demografico: sono oltre 8.100 gli studenti in meno rispetto all’anno scorso. Anche l’Astigiano risente di questa tendenza, con una popolazione scolastica che si assottiglia. Eppure, parallelamente, cresce la quota di ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali: in tutta la regione rappresentano ormai il 4,5% del totale (erano il 4,2% solo un anno fa).

Per garantire continuità didattica e relazionale, quest’anno è stata introdotta la possibilità di confermare i docenti di sostegno già assegnati l’anno precedente. In provincia di Asti sono 181 i posti di sostegno confermati: 12 alla scuola dell’infanzia, 80 nella primaria, 37 alle medie e 52 nelle superiori.

Supplenze e assunzioni: la macchina dell’organico

Sul fronte del personale, i numeri raccontano un avvio complesso ma ordinato. Nella sola provincia di Asti sono state assegnate 480 supplenze: un dato che riguarda tutti gli ordini di scuola, dall’infanzia alle superiori, e che si aggiunge alle nuove immissioni in ruolo decise a livello regionale. In Piemonte, infatti, sono stati autorizzati 5.129 nuovi ingressi in ruolo del personale docente e quasi tremila sono già stati coperti entro il 31 agosto.

Non manca il supporto anche per il personale ATA: a livello regionale sono 902 le immissioni in ruolo, con collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici pronti a rafforzare l’organizzazione degli istituti.

Scuole più inclusive e innovative

Nonostante il calo degli iscritti, una classe media più “leggera” – 20,6 studenti per aula – viene vista come un’opportunità per una didattica più personalizzata. È questo uno degli obiettivi delle riforme legate al PNRR, che punta anche a trasformare gli spazi in ambienti di apprendimento più flessibili, digitali e inclusivi.

Accanto alla dimensione strutturale c’è quella internazionale: cresce infatti il numero delle scuole piemontesi aderenti al Consorzio Erasmus+, oggi 210, per favorire mobilità e scambi culturali anche per gli studenti astigiani.

Un augurio per partire insieme

Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha voluto ringraziare chi ha lavorato dietro le quinte per arrivare pronti a questo nuovo inizio e ha rivolto un messaggio chiaro: “Questo impegno corale ha rappresentato un contributo fondamentale per assicurare le condizioni necessarie al regolare avvio dell’anno scolastico, a beneficio delle scuole, del personale e soprattutto degli studenti e delle famiglie”.

Con i numeri in calo ma con nuove risorse e una visione che guarda a inclusione e innovazione, l’anno scolastico 2025/26 si apre dunque con la promessa di una scuola astigiana più vicina agli studenti e alle loro esigenze.

Alessandro Franco

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