Un traguardo raggiunto con quattro mesi di anticipo, che testimonia l'efficacia di un piano mirato e la grande disponibilità del personale sanitario. La Regione Piemonte ha annunciato di aver superato, al 31 agosto, l'obiettivo fissato per l'intero 2025 di 100.000 prestazioni sanitarie erogate fuori dal consueto orario di servizio. Dal 22 febbraio, infatti, sono già 110.000 le visite e gli esami effettuati la sera e durante i fine settimana in tutto il territorio.
In questo quadro positivo si inserisce il contributo significativo dell'Asl di Asti, che ha partecipato al programma con un totale di 2914 prestazioni aggiuntive. Un dato che mostra una forte adesione sia da parte dei professionisti che dei cittadini dell'Astigiano. L'analisi dei numeri locali rivela quali sono state le necessità più urgenti del territorio: al primo posto si colloca l'eco(color)doppler dei tronchi sovraortici con 466 esami, seguito dalla prima visita otorinolaringoiatrica (420), dalla prima visita ortopedica (351), da quella urologica (272) e, infine, dalla prima visita neurologica (202).
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Alberto Cirio, e dall'assessore alla Sanità, Federico Riboldi: "Con 4 mesi di anticipo, al 31 agosto abbiamo raggiunto e superato le 100.000 prestazioni extra-orario", hanno dichiarato. "Era l’obiettivo che ci eravamo dati per il 2025 e averlo conseguito così rapidamente è davvero un fatto straordinario che ci induce a proseguire. Ancora una volta ringraziamo i professionisti e gli operatori del comparto sanitario che hanno dato la loro disponibilità", hanno aggiunto, sottolineando come l'iniziativa abbia permesso a molti cittadini di accedere alle cure più rapidamente.
Il piano ha permesso di riportare nell'alveo della sanità pubblica oltre 100.000 piemontesi in pochi mesi, offrendo loro un'alternativa concreta ai lunghi tempi di attesa. Anche nei mesi estivi, tradizionalmente più complessi, il riscontro è stato ottimo.
"La riduzione delle liste d’attesa è la priorità che abbiamo indicato ai direttori generali delle Asr, unitamente all’equilibrio dei conti che è il presupposto fondamentale per la sostenibilità del sistema", ha sottolineato l'assessore Riboldi, spiegando come la struttura dell'assessorato monitori costantemente i dati in tempo reale attraverso la Control room e il RUAS (Responsabile unico dell’assistenza sanitaria). L'obiettivo finale, come ribadito dallo stesso assessore, è chiaro: "Nei mesi estivi ci siamo focalizzati su alcuni tipi di prestazioni, quelli maggiormente critici. Ora proseguiamo in questa direzione, con l’obiettivo di ridurre ancora le liste d’attesa e tornare ai livelli pre-Covid".