Economia e lavoro - 19 settembre 2025, 07:00

Come viene calcolata la quotazione dell’oro in tempo reale: fattori e meccanismi

Come viene calcolata la quotazione dell’oro in tempo reale: fattori e meccanismi

Come ricorda la Banca d’Italia, l’oro è una riserva di valore di primo piano. La quotazione “in tempo reale” è il prezzo spot: il numero che fotografa gli scambi in quel momento, per lo più sul mercato OTC, di solito in USD. È utile distinguere tra dato indicativo e prezzo effettivamente eseguibile. Se compri online o in monete/lingotti (anche presso compro oro come mvsgioielli.it a Roma), pagherai spot + premi e costi: ecco perché il prezzo finale raramente coincide con il valore a schermo.

Oltre al prezzo spot, esistono i contratti futures, negoziati su mercati come il Comex, che si riferiscono a consegne future e servono sia per la copertura dei rischi sia per la speculazione. Molti investitori al dettaglio vedono una quotazione derivata da più mercati e fornitori di dati, che non sempre corrisponde al prezzo istantaneo al quale avviene una transazione fisica.

Monitorare questo dato è cruciale non solo per chi fa trading, ma anche per gioiellieri, aziende di trasformazione, gestori di ETF e risparmiatori che includono l’oro nei propri portafogli. Inoltre, il prezzo varia in base ai fusi orari e alla sovrapposizione delle sessioni di mercato in Asia, Europa e Stati Uniti, con picchi di volatilità in corrispondenza di eventi macroeconomici rilevanti.

I principali fattori che influenzano il prezzo dell’oro minuto per minuto

Uno dei driver più rilevanti è il valore del dollaro USA. Poiché l’oro è quotato principalmente in dollari, un rafforzamento del biglietto verde tende a renderlo più costoso per chi compra in altre valute, esercitando pressione al ribasso. Anche i tassi reali, cioè i rendimenti corretti per l’inflazione, hanno un impatto diretto: quando salgono, l’oro, che non produce cedole o interessi, può perdere attrattiva. Dati macro come l’inflazione USA (CPI), i rapporti sull’occupazione (non-farm payrolls) e le decisioni delle banche centrali sono in grado di muovere le quotazioni in pochi minuti.

La domanda e l’offerta fisica giocano un ruolo altrettanto importante. Le banche centrali acquistano oro come riserva strategica, influenzando la disponibilità globale. Anche i flussi verso ETF garantiti da oro fisico possono sostenere o deprimere i prezzi: afflussi netti indicano interesse crescente, mentre deflussi possono segnalare sfiducia. A ciò si aggiungono le dinamiche stagionali, come l’aumento della domanda in Asia per festività o matrimoni, che può creare picchi temporanei.

Infine, i fattori di rischio e le tensioni geopolitiche spesso spingono gli investitori verso l’oro come bene rifugio. Crisi finanziarie, conflitti e incertezze politiche possono innescare acquisti massicci in tempi brevi. In tali frangenti, la liquidità può ridursi e gli spread tra prezzo di acquisto e vendita allargarsi, segnalando un mercato sotto pressione. Spesso le prime variazioni significative si osservano sui contratti derivati o nel cambio XAUUSD, per poi riflettersi sul prezzo spot visibile al pubblico.

Dove nasce il numero che vediamo a schermo: fixing, spot, futures e feed dati

Il riferimento istituzionale per il prezzo dell’oro è il LBMA Gold Price, determinato tramite un’asta elettronica due volte al giorno dalla London Bullion Market Association. Questo fixing è usato per regolare contratti e fornire un benchmark, ma non riflette i movimenti continui del mercato. Il prezzo spot, invece, deriva dalle transazioni in tempo reale nel mercato OTC, soprattutto a Londra e Zurigo, ed è quello che la maggior parte degli investitori segue per operare intraday.

La formazione del prezzo passa anche dai mercati a termine. I futures sull’oro, scambiati sul Comex tramite la piattaforma CME Globex, sono un punto chiave per la scoperta del prezzo, grazie alla loro liquidità e trasparenza. Parallelamente, il mercato valutario (forex) vede coppie come XAUUSD, dove l’oro è trattato come una valuta e può reagire in modo quasi istantaneo alle notizie. Arbitraggisti e operatori istituzionali mantengono allineati i prezzi tra spot, futures e forex.

Il dato che vediamo su un sito o un’app arriva da fornitori di feed che aggregano informazioni da più fonti. Piattaforme professionali e broker offrono prezzi con latenza minima e possibilità di esecuzione, mentre molti portali gratuiti mostrano dati ritardati o mediati. Differenze tra due quotazioni nello stesso istante possono derivare da fonti diverse, algoritmi di aggregazione e persino dall’unità di misura utilizzata (oncia troy, grammi) o dal cambio applicato se il prezzo è espresso in euro. Conoscere queste dinamiche aiuta a interpretare correttamente ciò che appare come "tempo reale".



 


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