Viviamo in un posto bellissimo - 27 settembre 2025, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo dove volere è valore

Anche l’Astigiano possiede un archivio fotografico digitale, Archivio di Comunità della Fotografia Astigiana, presentato domenica scorsa al castello di Costigliole

Lavoratrici della Way Assauto, riprese da Umberto Ecclesia nel 1936

Lavoratrici della Way Assauto, riprese da Umberto Ecclesia nel 1936

Nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, 21 settembre, nel salone del piano nobile del castello di Costigliole d’Asti è stato presentato l’“Archivio di Comunità – Fotografia Astigiana”, portale pensato e voluto dagli amici della sezione fotografia della Polisportiva Cassa di Risparmio di Asti. Archivio storico fotografico dove, al momento, sono raccolti i ricordi d’alto valore fotografico e comunitario di venti grandi fotografi di Asti e dell’Astigiano, in opera dal 1850 al 1970. 

Loro, gli amici della Polisportiva, continuano a chiamarlo progetto, intrisi di quell’indole piemontese che gli inglesi chiamano understatement, nell’intenzionale attenuazione della realtà, presentando un fatto non solo senza enfasi o esagerazione, ma riducendolo a limiti inferiori alla sua reale importanza. Importante come aver trasformato in patrimonio migliaia di foto, diventate memorie di comunità. Immagini che, messe in un insieme digitale, liberamente fruibile da tutti, sono indubbiamente un bene prezioso. Ci speravo e, per quanto nei miei mezzi, non ho mai smesso di pungolare alcuni componenti della Polisportiva. Speranza che avevo iniziato a manifestare dedicando un primo pezzo in tema, di diversi, in questa rubrica, già ai primi del febbraio 2022. Primo caldo invito a trasformare un mare di foto, nascoste in piccoli e grandi archivi, in bene culturale condiviso.

Foto più o meno antiche, testimonianze ad alto valore di civiltà, utilissime a coinvolgere gli astigiani, in particolare le nuove leve, con la conoscenza di origini e differenze. Signora opportunità per dare valore, con un moderno racconto, alle nostre origini, che sono poi quanto ci lega e molto di quanto possa motivare e sostenere cambiamento e crescita. Frammenti di vita, eventi, luoghi, persone, passaggi e scelte storiche, uniti ad insieme, per permettere di modulare meglio il futuro, forti di più conoscenza diffusa del passato. 

Da quel lontano febbraio qualcuno ha lavorato, nel silenzio tipico del miglior volontariato, fino a riempire un contenitore digitale di migliaia di immagini. Portale di facile consultazione, grazie ad un sistema di ricerca impostato su ben sei filtri: autore, periodo, ambientazione, luogo, evento e personaggio. Archivio di Comunità, pronto a trasformare un mare di fotografie in bene culturale condiviso, unico e insostituibile. Quasi pronto. Quasi nel senso di contenere, alla data odierna, oltre tremila immagini di cui alcune, da perfezionisti che sono i fotografi della Polisportiva CRAsti, da ottimizzare. Si è aspettato tanto, figuriamoci se possa essere un problema aspettare qualche altra settimana. Considerato che l’archivio, negli obiettivi dei promotori, possa essere in costante implementazione ed evoluzione anche grazie alla collaborazione di altri “attori”, ben venga attendere, in cuor mio spero poco, poco, per fruire di un nuovo strumento di cui non vedo l’ora di fornire l’indirizzo web.

Davide Palazzetti

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