Nelle prossime settimane d’autunno tornano alle urne gli elettori di Valle d'Aosta, Marche, Calabria, Toscana, Campania, Veneto e Puglia per rinnovare le amministrazioni regionali.
Nella primavera del prossimo anno saranno chiamati al voto i cittadini dei Comuni che, per la deroga dovuta al Covid, sono andati alle urne nell'autunno 2021. Quindi nuovi consigli, nuove giunte e nuovi sindaci per Roma, Milano, Bologna, Torino e Trieste, solo per citare le più grandi città italiane.
Nel 2027 poi si dovrà rieleggere il Parlamento italiano e conseguentemente il Governo.
Un anno fa abbiamo eletto Alberto Cirio e la sua squadra per governare il Piemonte per 5 anni. Siamo sicuri che non cambi nulla fino alla naturale conclusione della legislatura regionale? Oppure qualcosa succederà anche al Grattacielo Piemonte, in base a come andranno le varie consultazioni elettorali, appena citate.
Insomma, siamo un Paese in perenne campagna elettorale.
D’altronde ce ne accorgiamo sfogliando i giornali o seguendo tg e programmi di approfondimento in televisione. La propaganda elettorale impera, qualsiasi argomenti venga affrontato. Dall’ economia alla giustizia, dagli esteri alla sicurezza, dalla sanità alla scuola.
Solo e sempre slogan elettorali. Nessuno escluso: da destra a sinistra, compreso il centro.
Però la gente che lavora, che percepisce la pensione, che guida un’azienda, che opera nella Pubblica Amministrazione, che svolge una libera professione… tutti, nessuno escluso, avremmo bisogno di certezze, di leggi e obiettivi chiari.
Per vivere bene oggi e per programmare il domani. Parlate con un imprenditore, piccolo o grande, e vi dirà che naviga a vista. Un dipendente, dopo una vita di lavoro, non sa ancora a che età potrà andare in pensione. Un soggetto titolare di partita Iva vorrebbe poter almeno immaginare il carico fiscale che dovrà affrontare nel prossimo anno…
Domande più che legittime. E invece chi ci governa, a qualsiasi livello, dal più piccolo Comune ai vari ministeri, dà l’impressione di pensare soltanto alla prossima tornata elettorale.
E poi vanno a cercare le ragioni della disaffezione popolare alla politica, dell’astensionismo. Ma fatevi un esame di coscienza….