Attualità - 30 settembre 2025, 14:00

L'arte dei giardini passa dal Giappone: da Osaka nasce il progetto di una biennale in Piemonte

Prima dell’incontro pubblico, la delegazione piemontese ha visitato il Padiglione Co-Being all’Expo di Osaka, accompagnata dalla responsabile del progetto, Yuko Hasegawa

Dal Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka nasce l’idea di una Biennale dei Giardini, un progetto culturale internazionale che vede nel Piemonte la possibile sede e nel Giappone il primo Paese ospite.


 

L’ipotesi è stata presentata durante l’incontro “I giardini, tra arte, bellezza e benessere”, promosso dalla Regione Piemonte, che ha riunito rappresentanti istituzionali e culturali italiani e giapponesi. Tra i partecipanti, l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli, la direttrice generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude Chiara Teolato, il direttore del MAO Museo d’Arte Orientale Davide Quadrio e la responsabile delle Attività Internazionali della Fondazione Torino Musei Angela Benotto, in dialogo con la curatrice internazionale Yuko Hasegawa, figura di spicco nel panorama culturale globale, direttrice del Programma di Arte e Design all’International House of Japan e docente all’Università di Kyoto.

Dal confronto tra la cultura piemontese e quella giapponese è nato il progetto della Biennale dedicato al giardino come spazio di relazione tra arte, paesaggio e tradizioni. L’obiettivo è trasformare i giardini storici del Piemonte in luoghi vivi e partecipativi, capaci di coniugare tutela del patrimonio, innovazione culturale e dialogo interculturale. La Biennale si propone come una piattaforma internazionale in cui arte, natura e paesaggio si incontrano per raccontare storie condivise e promuovere una nuova visione del verde come spazio di benessere, creatività e sostenibilità.

La scelta del Giappone come primo Paese ospite d’onore non è casuale: due culture con radici profonde nell’arte del giardino, capaci di dialogare attraverso linguaggi estetici e filosofie comuni. A rafforzare questo legame, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino garantirà un contributo scientifico e curatoriale, assicurando un approccio interdisciplinare che unisce arti visive, botanica, architettura e spiritualità.

Il progetto, che sarà approfondito nelle prossime settimane, prevede uno sviluppo biennale con mostre, installazioni, performance, laboratori e percorsi educativi, animando i giardini storici piemontesi e aprendo nuovi orizzonti di collaborazione internazionale. La rassegna artistica si inserisce in una visione più ampia che considera il giardino sia come patrimonio da tutelare e sia come strumento di relazione tra culture, simbolo di equilibrio tra uomo e natura e spazio di creatività e innovazione. Nato in Piemonte ma con uno sguardo internazionale, il progetto intende valorizzare il legame storico e culturale tra due realtà che, nel silenzio dei giardini, trovano un linguaggio comune.

«La Biennale dei Giardini è una splendida idea che vorremmo riuscire a realizzare, un progetto culturale internazionale che metta al centro il paesaggio come spazio di relazione, creatività e dialogo tra tradizioni - spiega Marina Chiarelli, assessore alla Cultura della Regione Piemonte -. Il Giappone rappresenta senza dubbio il partner ideale per essere il primo ospite d’onore di questa iniziativa, pensata per valorizzare i giardini storici non solo come patrimonio da tutelare, ma come luoghi vivi, aperti alla contemporaneità e al dialogo tra culture diverse. Il giardino storico è uno spazio dove si intrecciano cultura, natura, educazione e cittadinanza, generando un dialogo continuo tra passato e innovazione. A Expo Osaka abbiamo voluto mostrare come il Piemonte consideri i suoi giardini come luoghi capaci di stimolare la creatività, favorire la collaborazione internazionale e rafforzare relazioni già esistenti. Il confronto con il Giappone, con cui condividiamo una sensibilità particolare per il paesaggio, ci sembra una grande opportunità e un’idea da coltivare con attenzione. Speriamo possa diventare presto una concreta occasione per costruire ponti tra estetiche e valori comuni

«Foreste e giardini sono spazi di relazione profonda, capaci di orientare il pensiero e di attivare un dialogo con l’essere umano – afferma Yuko Hasegawa, curatrice internazionale e responsabile del Padiglione Co-Being all’Expo di Osaka –. Il progetto immaginato dal Piemonte per una Biennale dei Giardini, che unisce natura, tecnologia e cultura, apre scenari ricchi di possibilità. È mio desiderio contribuire con idee e strumenti innovativi, per rafforzare una visione che integra sensibilità ambientale, creatività e ricerca».

«La Reggia di Venaria e il sistema delle sedici Residenze Reali Sabaude del Piemonte, patrimonio Unesco – sottolinea il presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e vicepresidente dell’Associazione delle Residenze Reali Europee, Michele Briamonte –, si connotano sempre di più come simbolo e fulcro delle attività ed iniziative del nostro turismo culturale, all’insegna dei valori e delle potenzialità rappresentate dall’Italian Royal Experience che proprio La Venaria Reale e le Regge esprimono: anche per questo motivo il prestigioso scenario dell'Expo di Osaka si configura come un'occasione ideale di presenza e promozione della nostra realtà».

«Fondazione Torino Musei all’interno del proprio Piano Strategico ha previsto e sta concretamente attuando un percorso di internazionalizzazione del sistema museale, inserendo attivamente i propri musei nelle dinamiche globali – afferma il presidente Massimo Broccio – con la duplice finalità di promuovere il patrimonio artistico all’estero e di attirare pubblici stranieri a Torino e in Piemonte. Il posizionamento e il conseguimento di un ruolo nella diplomazia culturale si sta realizzando tramite il rafforzamento del network internazionale e la realizzazione di ambiziosi progetti culturali grazie ai quali le collezioni e le competenze scientifiche della Fondazione vengono valorizzate in un contesto globale. In questo quadro strategico la Fondazione ha definito una progettualità strutturata, condivisa con le più importanti istituzioni pubbliche e private del Giappone, che si concretizza in un ampio programma culturale tra l’estate del 2026 e la primavera del 2027: Kyoto, Tokyo e Nagoya ospiteranno infatti la mostra dedicata all’opera fondamentale di Fontanesi, co-curata dalla GAM e dai musei nipponici e finalizzata alla riscoperta di un legame storico artistico tra i due paesi».

«I Giardini delle Residenze Reali Sabaude del Piemonte – spiega Chiara Teolato, direttrice generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – rappresentano, oltre alla bellezza ornamentale, un valore fondamentale per le Residenze stesse e per le diverse attività che le connotano, in quanto consentono di declinare più linguaggi e più messaggi a grandi numeri di pubblici diversi: dalla conoscenza storica, alla cura del paesaggio e tutela dell’ambiente, all’intrattenimento ludico, all’arte contemporanea fino alle esperienze legate al benessere individuale e di gruppo».

«È un onore per il MAO Museo d’Arte Orientale essere ponte tra Italia e Giappone, attraverso le sue competenze e i suoi sguardi capaci di aprire connessioni profonde tra Torino, il Piemonte e l’intero Paese – dichiara Davide Quadrio Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale –. L’opportunità di collaborare con la Reggia di Venaria e con il sistema delle Residenze Sabaude, attraverso i suoi giardini “umani”, rappresenta per noi un’occasione preziosa di dialogo artistico e culturale nel segno della contemporaneità. Il MAO si pone come nodo vivo tra Yuko Hasegawa, curatrice e visionaria di progetti che intrecciano natura, cultura ed ecosistemi eco-tecnologici, e la Venaria, con il suo straordinario patrimonio. Questa collaborazione ci appare come un gesto concreto di alleanze culturali, dove le relazioni umane e creative sono il cuore pulsante di nuovi processi, innovativi e condivisi».

Tra i progetti più innovativi dedicati ai giardini spicca “All’ombra dei ciliegi in fiore" un evento primaverile che si svolge nei Giardini della Reggia di Venaria, che unisce la simbologia giapponese della primavera alla magnificenza dei giardini sabaudi e volto a celebrare la fioritura dei ciliegi con un programma ricco di iniziative culturali e artistiche.

Una rassegna dedicata ai giardini potrebbe inoltre promuovere attività formative, percorsi per le scuole, residenze artistiche e scambi professionali. Al centro di tutto, l’idea del giardino come spazio per il benessere psicofisico, luogo di apprendimento e strumento per una gestione sostenibile del paesaggio. In questo contesto si colloca anche il corso per Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici, promosso dalla Regione Piemonte: una figura altamente specializzata nella cura e nella rigenerazione del patrimonio verde, in grado di unire competenze tecniche e sensibilità paesaggistica per valorizzare giardini storici, orti botanici e parchi monumentali.

Il rapporto culturale tra Piemonte e Giappone si concretizza anche nel progetto della Fondazione Torino Musei dedicato ad Antonio Fontanesi, uno dei più significativi pittori ottocenteschi per il suo contributo alla pittura di paesaggio e alla riflessione sul rapporto tra uomo e natura.


 

La pittura di paesaggio. Antonio Fontanesi e il Giappone.

Un ulteriore tassello del dialogo culturale tra Piemonte e Giappone è rappresentato dal progetto "La pittura di paesaggio. Antonio Fontanesi e il Giappone", promosso dalla Fondazione Torino Musei con la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. La mostra, in programma per il 2026, sarà realizzata in collaborazione con il National Museum of Modern Art di Kyoto, il Mitsubishi Ichigokan Museum di Tokyo e il Nagoya City Museum of Art, con il sostegno degli Istituti Italiani di Cultura di Osaka e Tokyo. L’esposizione intende valorizzare il contributo di Antonio Fontanesi – figura centrale dell’Ottocento – al rapporto tra arte e natura, soffermandosi in particolare sull’esperienza giapponese dell’artista, che insegnò alla Scuola di Belle Arti di Tokyo. Il progetto, parte della strategia di internazionalizzazione della Fondazione Torino Musei, rinnova l’impegno verso la cooperazione culturale e la costruzione di ponti tra istituzioni, competenze e visioni artistiche condivise.

Il Piemonte lancia così una sfida ambiziosa, rimettere il paesaggio al centro delle politiche culturali e costruire attorno ai suoi giardini una rete internazionale fondata su cooperazione, consapevolezza e visione condivisa. Un passo concreto verso un futuro in cui la cultura si fa anche attraverso il verde.

comunicato stampa

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