Il Mercato Coperto ospita nuovamente nel suo centenario l’arte, questa volta contemporanea.
Dopo la mostra storica di ieri, sono state esposte oggi tre opere d’arte odierna realizzate dai 4 astigiani Gregorio Furnari, Guido Faletti, Matteo Michele Bisaccia e Eleonora Cerrato; hanno anche collaborato all’iniziativa Letizia Veiluva e Claudio Massasso.
Le opere
Agheiro
A cura di Gregorio Furnari e Guido Faletti
Dal verbo greco agheiro, “radunare” e “collezionare”, nasce un’installazione site-specific che rievoca l’agorà antica, luogo di incontro e scambio.
La struttura, composta da cassette ortofrutticole su base mobile, si presenta come torre, totem o banco surreale, e custodisce formelle in creta e gesso raffiguranti alimenti legati a miti e leggende: dalla ninfa Cynara trasformata in carciofo da Zeus alle uova di Leda, fino alla capasanta di Afrodite.
Un’opera-archivio che invita a riconoscere le connessioni tra cibo e mito, trasformando il mercato in una Wunderkammer (letteralmente “camera delle meraviglie”) ironica e genuina.
Bandiere
A cura di Matteo Michele Bisaccia
Colorate e leggere, le bandierine che attraversano i corridoi del mercato diventano il punto di partenza per una nuova installazione. Il progetto, a metà tra ready-made e intervento site-specific, valorizza un elemento già presente nello spazio trasformandolo in opera collettiva.
Le bandiere, riorganizzate e arricchite da nuove aggiunte, scandiscono i percorsi che collegano le varie postazioni dei venditori. Un gesto semplice ma evocativo, che restituisce l’idea di varietà e mescolanza giocosa propria del mercato. È prevista inoltre la possibilità di un laboratorio partecipativo per coinvolgere la comunità nella realizzazione di alcune parti dell’installazione.
Letizia
A cura di Eleonora Cerrato
Il mercato coperto di Asti viene reinterpretato come un moderno macellum, in dialogo ideale con i mercati dell’antica Roma. Le colonne della facciata, fasciate da drappi rossi che richiamano la monumentalità e la sacralità degli spazi pubblici, diventano segni di continuità storica e simbolica.
Su ciascuna colonna è legato un canovaccio impresso con la tecnica della cianotipia: immagini blu intense che raffigurano gesti ed elementi della comunità, in un contrasto poetico con il rosso vivido dei drappi. L’intervento genera così un palinsesto urbano, dove il mercato non è soltanto luogo di scambio di beni, ma anche di memorie, simboli e visioni stratificate nel tempo.
Le composizioni saranno visitabili anche a festeggiamenti conclusi. In programma per questa sera, pen ultima serata, le esibizioni: Autobuskers Live, Jungla Urbana, SoundSystem.
Domani sera dalle 20: I figli Di Marinella - concerto tributo De André.