Agricoltura - 03 ottobre 2025, 06:51

Coldiretti Piemonte plaude al ddl obesità: "Ora servono misure concrete contro i cibi ultra-processati"

L'organizzazione agricola chiede una strategia nazionale per limitare il consumo di alimenti ultra-formulati, puntando su mense scolastiche e prodotti a km zero

Bambini in una mensa con cibi sani

Bambini in una mensa con cibi sani

L'approvazione definitiva del disegno di legge sull'obesità da parte del Senato rappresenta un traguardo significativo per la tutela della salute pubblica, ma ora servono misure concrete per contrastare il consumo di cibi ultra-processati, soprattutto tra bambini e adolescenti. È questa la posizione espressa da Coldiretti Piemonte in seguito al riconoscimento dell'obesità come malattia cronica e all'introduzione di un programma nazionale di prevenzione e cura.

Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, sottolineano l'importanza di accompagnare il provvedimento legislativo con "una strategia nazionale con obiettivi chiari e condivisi tra istituzioni, scuole e famiglie" per limitare effettivamente l'impatto dei cibi ultra-formulati sulla salute dei più giovani.

Il manifesto per l'educazione alimentare

L'impegno di Coldiretti in questa direzione si è concretizzato nel Manifesto per l'educazione alimentare presentato lo scorso giugno al Villaggio di Udine, documento che promuove una strategia integrata contro l'obesità infantile e l'abuso di alimenti industriali ultra-trasformati.

Al centro di questa visione c'è il rilancio delle mense scolastiche come luoghi privilegiati di educazione e promozione della salute. L'obiettivo è introdurre sistematicamente nelle scuole cibo a chilometro zero, stagionale e di filiera corta, superando definitivamente la logica del massimo ribasso negli appalti pubblici che troppo spesso penalizza qualità e sostenibilità ambientale.

Il progetto "Educazione alla Campagna Amica"

Da anni Coldiretti porta avanti il progetto "Educazione alla Campagna Amica", che coinvolge attivamente alunni delle scuole elementari e medie in percorsi didattici innovativi. Attraverso la rete di Campagna Amica, i giovani studenti possono "toccare con mano cosa significa produrre e mangiare cibo sano, genuino e di stagione", sviluppando una maggiore consapevolezza alimentare fin dall'infanzia.

Questa iniziativa assume particolare importanza considerando che nelle scuole si consumano frequentemente prodotti ultra-trasformati come merendine, caramelle e bibite gassate, alimenti che contribuiscono significativamente all'aumento dei tassi di obesità giovanile.

Il patrimonio agroalimentare piemontese

Il Piemonte si conferma una delle regioni d'eccellenza per la qualità e la varietà della produzione agroalimentare. Con le sue 14 denominazioni DOP e 9 IGP, i 19 vini DOCG e 41 DOC, la regione si posiziona ai vertici nazionali per numero di prodotti a denominazione d'origine controllata.

A questo prestigioso palmarès si aggiungono 344 prodotti agroalimentari tradizionali e 600 prodotti tipici di montagna, che testimoniano la ricchezza e la diversificazione del sistema produttivo locale. Le filiere piemontesi spaziano dal settore cerealicolo a quello risicolo, dallo zootecnico al lattiero-caseario, dall'ortofrutticolo al vitivinicolo, dal corilicolo all'apistico, rappresentando "un enorme patrimonio di qualità che va valorizzato e incentivato a tutti i livelli".

Significativa è anche l'approvazione della legge che istituisce la Giornata nazionale contro il body shaming, fissata per il 16 maggio. Questa iniziativa rappresenta un importante richiamo al rispetto e alla dignità delle persone, perfettamente in linea con la promozione di una vera cultura del benessere fisico, psicologico e sociale.

Redazione

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