Politica - 04 ottobre 2025, 13:40

Il Piemonte si costituisce parte civile contro la violenza nelle manifestazioni

La proposta del consigliere astigiano Ebarnabo (FdI) per "difendere legalità e sicurezza dei cittadini"

Sergio Ebarnabo

Sergio Ebarnabo

Il Consiglio Regionale del Piemonte si prepara a prendere una posizione ferma contro alcun  episodi di violenza che hanno caratterizzato diverse manifestazioni politiche e ideologiche negli ultimi anni. 

La proposta, presentata dal consigliere regionale astigiano Sergio Ebarnabo di Fratelli d'Italia, prevede la costituzione della Regione come parte civile nei procedimenti penali relativi a manifestazioni che degenerano in violenze e danneggiamenti.

Le premesse della proposta

L'ordine del giorno, presentato ai sensi dell'articolo 18, comma 4, dello Statuto e dell'articolo 103 del Regolamento interno, parte da una "analisi preoccupante della situazione attuale". 

Secondo il documento, negli ultimi anni diverse manifestazioni politiche e ideologiche si sono trasformate in episodi di violenza e devastazione, causando danneggiamenti a beni pubblici e privati oltre ad aggressioni.

Il consigliere Ebarnabo sottolinea come questi episodi non rappresentino l'esercizio del diritto costituzionale di manifestare pacificamente, "ma piuttosto il tentativo di frange estremiste di imporre con la violenza le proprie posizioni. Le conseguenze di tali degenerazioni hanno un costo altissimo per la collettività in termini economici, di sicurezza e di tenuta democratica".

Il ruolo delle istituzioni

Il documento evidenzia come sia dovere delle istituzioni "difendere i cittadini e i beni comuni da chi usa la piazza come strumento di conflitto politico e ideologico violento".

 Particolare attenzione viene posta sul rischio che il silenzio o l'ambiguità delle istituzioni di fronte a tali episodi possa legittimare i violenti e indebolire il ruolo dello Stato.

La Regione Piemonte, in quanto ente rappresentativo della comunità piemontese, deve secondo la proposta "marcare con chiarezza la distanza da tali degenerazioni e manifestare il proprio sostegno concreto alla legalità"

Gli impegni proposti

L'ordine del giorno impegna la Giunta Regionale su tre fronti principali:

1. Costituzione come parte civile: La Regione dovrà valutare e predisporre ogni atto necessario per costituirsi parte civile nei procedimenti penali derivanti da manifestazioni svoltesi sul territorio regionale che abbiano comportato violenze su persone o danneggiamenti a beni pubblici e privati.

2. Condanna pubblica: Sarà necessario esprimere pubblicamente la ferma condanna delle violenze di piazza riconducibili a frange estremiste, ribadendo che nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto di manifestare pacificamente.

3. Sostegno alla legalità: La Regione dovrà riaffermare il proprio sostegno alla difesa della legalità e all'incolumità dei cittadini.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU