Due studenti che diventano insegnanti nella stessa scuola in cui hanno studiato: Aya Harchi e Luigi Frisenda hanno scelto di restare, passando dal ruolo di allievi a quello di docenti. Accade all’Istituto Professionale Paritario “CF Gauss” di Asti, dove si è da poco conclusa la sessione annuale dell’esame di abilitazione alla professione sanitaria di odontotecnico.
“È un’emozione unica” racconta Aya, oggi insegnante di laboratorio odontotecnico per la classe prima. “Essere dall’altra parte della cattedra, proprio nella stessa aula dove ho studiato, mi riempie d’orgoglio. Cerco di trasmettere ai ragazzi quello che ho imparato, ma anche di capire le loro difficoltà, perché fino a poco tempo fa ero al loro posto.”
Aya spiega che, nonostante la giovane età, il rapporto con gli studenti è di grande rispetto: “Fin dall’inizio ho chiarito i ruoli: a scuola ci diamo del lei, non per superiorità, ma per rispetto reciproco. I ragazzi l’hanno capito e si è creato un bel legame di fiducia.”
Anche Luigi, che insegna alla seconda, vive un’esperienza speciale: molti dei suoi studenti, fino all’anno scorso, erano suoi compagni di classe. “All’inizio è stato strano sentirmi chiamare prof.” sorride, “ma il rispetto non è mai mancato. Anzi, la vicinanza d’età ci ha aiutato a costruire un rapporto autentico. Loro sanno che li capisco.”
Entrambi sperano di essere un esempio per i più giovani. “Vedere qualcuno che ha studiato qui e oggi insegna può dare speranza” dice Aya. “Vuol dire che con impegno e passione si può crescere, e magari un giorno scoprire che una possibilità lavorativa può arrivare proprio dalla scuola che ti ha formato.”
Una soddisfazione condivisa
Il professor Angiolino Gamberini, loro ex insegnante e ora mentore che li affianca in laboratorio, parla di loro con orgoglio: “Per me è una soddisfazione enorme. Quest’anno cinque studenti hanno raggiunto l’abilitazione, un traguardo che testimonia la solidità della formazione e la passione con cui lavoriamo ogni giorno. Luigi e Aya collaborano con me: imparano e insegnano allo stesso tempo, e vederli crescere è la parte più bella del mio lavoro.”
Ex studente del Gauss anche lui, Gamberini conosce bene il valore di questa continuità: “Formarli e poi ritrovarli come colleghi è la prova che la scuola funziona. Questi ragazzi non si sono fermati al diploma: hanno voluto mettersi in gioco e oggi rappresentano un esempio concreto per chi siede nei banchi di scuola.”
Il valore della continuità e dei giovani
Il direttore Luigi Cesare Ivaldi sottolinea come la loro assunzione testimoni l’attenzione della scuola verso i giovani: “Abbiamo voluto dare una possibilità ai nostri ex studenti perché crediamo nelle nuove generazioni. C’è bisogno di energie fresche e competenze digitali. La nostra scuola punta a essere un vero e proprio cantiere scuola-lavoro, dove si impara facendo, a contatto con professionisti del settore.”
Dal 2023 l’istituto è gestito da Anesse APS (Associazione Nazionale di Economia Sociale Sostenibile ed Etica), che ha rinnovato la struttura e introdotto metodologie didattiche innovative.
Il progetto Polis, a cui la scuola aderisce, promuove esperienze pratiche e cooperative learning, integrando tecnologie digitali all’avanguardia per una formazione sempre più vicina al mondo reale.
La voce della scuola
L’insegnante Annamaria Bassignano, da oltre dieci anni al Gauss, conferma il clima positivo: “Vedere due ex studenti diventare insegnanti è una grande soddisfazione. Erano già bravi in classe, aiutavano i compagni e avevano la disponibilità giusta verso gli altri. Oggi si meritano pienamente il loro posto dietro la cattedra.”
Anche Cristina Ballatore, docente di Italiano e Storia, sottolinea l’importanza del metodo adottato: “Le classi piccole permettono un approccio personale e una didattica più partecipativa. La scuola punta tanto sul benessere di studenti e insegnanti, e questo crea un ambiente sereno, dove tutti possono dare il meglio.”
L’ex insegnante Martina Boarino aggiunge: “Per me il Gauss è stata la prima casa che ha accolto la mia passione per l’insegnamento. Qui ho potuto sperimentare metodologie innovative che hanno reso lo studio più coinvolgente e formativo.”
Boarino ha seguito la classe diplomata nel 2025 per tre anni, fino all’esame di Stato: “Vederli crescere, affrontare le difficoltà e arrivare preparati all’esame è stato un privilegio. I risultati ottenuti sono il frutto di un percorso intenso, fatto di collaborazione, rispetto e impegno reciproco.”
Rivolge un pensiero particolare anche ai due ex studenti, oggi docenti: “Ho seguito Aya dalla terza superiore e Luigi dalla quarta, e sapere che oggi insegnano al Gauss mi emoziona. È come vedere passare il testimone: ciò che hanno imparato lo stanno restituendo con passione. Non c’è soddisfazione più grande per un’insegnante.”
Una scuola che guarda avanti
All’Istituto Gauss la formazione è una storia che continua. Tra le novità in arrivo, la scuola lavora all’introduzione di un nuovo indirizzo di studi, in attesa di approvazione ministeriale.
Una realtà che cresce, si rinnova e continua a credere nei giovani: quelli che studiano oggi, quelli che proseguono il loro percorso di vita e quelli che, come Aya e Luigi, hanno scelto di restare per insegnare.