Difficilmente, specie se non conoscete in dettaglio la valle Pesio, ci capiterete per caso. Lo stesso Roberto, mio compagno di cena e centauro che ben conosce queste zone, arrivandoci in moto da Peveragno aveva il sorriso sulle labbra: «Ma quante belle curve. L’ideale per le due ruote!». Ma non perdiamo il filo! Siamo a Pradeboni, quasi ai piedi di quella Bisalta che della città di Cuneo è l’affascinante scenario. Ed è qui che, dal 1850, ben cinque generazioni della famiglia Maccario, hanno continuato a tenere viva, aggiornandola ciascuna al proprio tempo, una tradizione di ospitalità e di ristorazione. Quello che vi ritroverete di fronte è dunque una struttura in stile alpino che, oltre a un albergo due stelle con sette camere, ospita anche una trattoria in cui ad essere protagonisti sono i prodotti tipici del territorio.
Una cucina rivisitata che salvaguarda la tradizione
Salite le scale che dal parcheggio portano alle sale dove ceneremo, passiamo a fianco di un dehors con già diversi tavoli occupati. L’idea di accomodarci in questo spazio ci sfiora, ma preferiamo prendere posto in una delle sale interne, nella quale il rustico si sposa con un essenziale tovagliato bianco la cui sobria eleganza che dà alla sala una luminosità in tono con ciò che questo locale vuol’essere. Ed è qui che, dopo un benvenuto rappresentato da croccanti Focaccine farcite, come da nostra scelta ad arrivare in tavola sono due antipasti che parlano di territorio: prima una Terrina di coniglio e lingua dal sapore coraggioso e benbilanciato;
e poi un’essenziale Carne battuta “Unica” Martini efficacemente guarnita con tuorlo d'uovo marinato, maionese al limone e Castelmagno.
Meno convincente, a nostro parere il primo che abbiamo scelto: dei buoni Ravioli del plin di verdura, che tuttavia a posteriori ci sono sembrati più una concessione all’ormai debordante tradizione di Langa che non a quella del territorio di una valle alpina.
Pienamente coerente con quest’ultima invece l’Agnello della Bisalta selezione Marco Martini, la cui eccellente cottura sprigiona un sapore intenso, questo sì capace di evocare davvero i pascoli della montagna che sovrasta la Trattoria della Posta.
E, se il Sorbetto al limone risulta corretto, ben riuscite appaiono invece le Pesche ripiene, la cui elevata qualità avrebbe potuto serenamente fare a meno della panna con cui erano guarnite.
Una cantina di tutto rispetto e un servizio in linea con la qualità della cucina
Se la Trattoria della Posta merita sicuramente una visita, anche la sua cantina non è da meno.
Se avete un po’ di tempo, chiedete di poterla vedere e lasciatevi ispirare dal succedersi delle tichette esposte per scegliere alla fine quella giusta. In ogni caso potrete individuare il vino o la birra che fa per voi scorrendo la carta che vi verrà portata al tavolo: quest’ultima, ricca e capace di abbinare cantine di spicco a realtà emergenti, è davvero pensata in funzione del cliente, come dimostra la presenza in essa anche di formati meno impegnativi (250, 375 e 500cc). Quanto basta per accompagnare una cucina indubbiamente di qualità, con un servizio che unisce la semplicità familiare all’attenzione verso l’ospite, creando un’atmosfera accogliente e rilassata. Del tutto in linea, peraltro, con un luogo che sembra davvero pensato per uscire, almeno per qualche ora, dalla frenesia di cui ormai, un po’ tutti, siamo preda.
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Tipologia locale: trattoria
Indirizzo: frazione Pradeboni, 5 – Peveragno (CN)
Sito web: www.laposta-trattoria.it
Servizi: piatti vegetariani, tavoli all’aperto, animali ammessi, camere in struttura, parcheggio
Tel: (+39) 0171 383551
Prezzo: antipasti (8-14€), primi (12-13€), secondi (15-20€), dessert (4.50-6.50€), coperto (2,50€)
Ultima visita: agosto 2025
Sensazioni al volo: piatti tradizionali curati e basati su una materia prima locale di qualità, carta dei vini ricca e con etichette ben selezionate. Servizio cordiale e attento in un ambiente accogliente, perfetto per una cena rilassata.