Scuola San Carlo, la dirigenza rettifica: "Nessun avviso da parte nostra sull'acqua"

In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 8 della Legge sulla Stampa (L. 47/1948), pubblichiamo la seguente rettifica richiesta dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo 2 di Asti, in riferimento al nostro articolo del 15 ottobre. Si precisa che il suddetto articolo è specchio fedele del contenuto dell'interrogazione da cui è stato tratto - pertanto non conteneva alcuna affermazione attribuibile alla redazione - e che nel medesimo si faceva genericamente riferimento alla "dirigenza scolastica" e non alla specifica dirigente che si è ritenuta lesa dal testo.

Riceviamo e pubblichiamo, su richiesta del legale della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo 2 di Asti, una smentita in merito a quanto riportato nel nostro precedente articolo. La dirigenza nega categoricamente di aver diffuso avvisi alle famiglie degli studenti della scuola di San Carlo riguardo alla non utilizzabilità dell'acqua dei rubinetti.

Nella nota inviata al nostro giornale, il legale della dirigente scolastica afferma che la circostanza descritta "non corrisponde assolutamente al vero, essendo gravemente diffamatoria, in quanto la mia assistita in qualità di Dirigente Scolastico non ha mai diffuso alcun avviso alle famiglie circa l’inutilizzabilità dell’acqua", aggiungendo che la sua assistita non era neppure "stata avvisata in ordine ai controlli effettuati dai tecnici comunali".

La dirigente, attraverso il suo legale, lamenta altresì il gravissimo danno all'immagine e al decoro personale e professionale subito a causa della diffusione della notizia contenuta nell'atto ispettivo del consigliere.

Per completezza di informazione nei confronti dei lettori, si precisa infine che l'articolo in questione riportava fedelmente il contenuto di un'interrogazione consiliare presentata dal consigliere Mario Malandrone (Ambiente Asti). Le affermazioni relative alla "comunicazione diffusa dalla dirigenza scolastica" sono pertanto contenute in tale documento ufficiale, protocollato dagli uffici comunali preposti, e come tali sono state riportate, attribuendole esplicitamente e incontrovertibilmente alla fonte politica e non ad affermazione del giornalista autore dell'articolo.