Regione - 18 ottobre 2025, 10:14

Piemonte, approvato il nuovo Piano triennale contro bullismo e cyberbullismo

Un impegno della Regione per rafforzare la rete educativa e sociale a tutela dei giovani, promuovendo rispetto, responsabilità e sicurezza nelle scuole

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Il nuovo Piano triennale per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo è stato recentemente approvato dal Consiglio regionale del Piemonte con la volontà di concretizzare un atto politico per rafforzare la rete educativa e sociale che protegge i più giovani e li aiuta a crescere in un ambiente sano, fondato su rispetto e responsabilità.

“Ogni episodio di bullismo - dal più grande all’apparentemente più piccolo - rappresenta una ferita che non possiamo ignorare - ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte - Il Piemonte sceglie di reagire, di agire, di educare. Con questo Piano vogliamo essere accanto a studenti, famiglie e insegnanti, offrendo strumenti concreti e dando un segnale chiaro: la scuola deve essere un luogo sicuro, in cui ogni ragazzo si senta accolto, valorizzato e mai solo. Prevenire significa educare. Ed educare al rispetto è la prima forma di libertà e di giustizia”.

  (Elena Chirino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito)

Il piano è stato elaborato da un tavolo tecnico multidisciplinare che ha coinvolto istituzioni, mondo scolastico e realtà educative del territorio, attraverso interventi diffusi in tutte le province piemontesi, dove si terranno iniziative educative, laboratori esperienziali e percorsi formativi volti a promuovere il benessere scolastico, la valorizzazione delle diversità e la prevenzione delle discriminazioni.

In aggiunta, è presente anche il bando di contrasto al bullismo e cyberbullismo, in cui sono stati investiti 280 mila euro, 40 mila in più rispetto all’anno precedente. A questo proposito, ogni scuola potrà ricevere fino a 5 mila euro per attivare progetti sull’uso consapevole del digitale, la formazione degli insegnanti o percorsi di educazione alla legalità e al rispetto.

Anche il gruppo AVS si dice soddisfatto dell'impegno assunto dal Consiglio Regionale e dalla Giunta: "Si tratta di una sfida educativa cruciale e le istituzioni hanno il dovere di farsi carico del benessere digitale dei più piccoli e per questo più indifesi - dichiara Alice Ravinale, capogruppo di AVS e prima firmataria dell'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'aula - Abbiamo chiesto di promuovere un percorso inter-istituzionale che elabori delle linee di indirizzo per l'utilizzo consapevole dei dispositivi digitali nella fascia 0-18 anni e di promuovere attività in collaborazione con l’ASL, l’Ordine dei Medici - in particolare per il coinvolgimento dei pediatri - e l'Ufficio Scolastico Regionale affinché si promuovano, con il sostegno scientifico delle università, strumenti e percorsi di informazione e supporto alle famiglie, oltre che alla comunità educante nel suo complesso. In Italia e anche in Piemonte la Rete dei Patti Digitali è in crescita e opera su diversi livelli con l'obiettivo di socializzare le normative in essere e promuovere un utilizzo consapevole e responsabile delle tecnologie digitali da parte dei minori e di supportare genitori, educatori e la comunità educativa nell’affrontare la transizione digitale".

AVS ha però sottolineato quanto occorrerebbe discutere anche di percorsi di orientamento sessuo-affettivo nelle scuole, come spiega la consigliera Valentina Cera, prima firmataria dell'ordine del giorno respinto dall'aula: "Tantissime persone della comunità LGBTQIA+ dichiarano di essere state vittime di insulti, parole d’odio sui social, violenza verbale e anche fisica a scuola. Diversi studi dimostrano che la presenza di programmi strutturati di educazione sessuo-affettiva inclusiva riduce gli episodi di bullismo motivato da pregiudizio. Abbiamo cercato di portare in Piemonte percorsi permanenti di educazione alla sessuo-affettività nelle scuole, come politica di prevenzione. Questa destra non ha intenzione di andare in questa direzione, ma noi continueremo a insistere perché le giovani generazioni in Piemonte possano accedere a percorsi di rispetto ed educazione alle differenze. Restiamo convinte che solo con l’educazione e la cultura si possa prevenire e contrastare la piaga del bullismo, della discriminazione e della violenza".

Redazione

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