Domenica 19 ottobre , l’emozione di una canonizzazione appena celebrata in Piazza San Pietro è arrivata viva e vibrante fino a Nizza Monferrato. Poche ore dopo che suor Maria Troncatti – nata a Corteno nel 1883 e per 46 anni missionaria nella selva amazzonica dell’Ecuador – era stata proclamata Santa da Papa Francesco, la comunità nicese le ha dedicato la prima grande festa in suo onore.
Nel pomeriggio, alle 16.30, i cortili dell’Istituto “Nostra Signora delle Grazie” si sono riempiti per il Giubileo missionario organizzato proprio in ricordo di quella che le generazioni di Figlie di Maria Ausiliatrice chiamano con affetto *la Madrecita*. È stata suor Maria, simbolicamente, a convocare la sua gente: nicesi e abitanti dei paesi vicini, accorsi per una celebrazione che si è conclusa con l’Eucaristia di ringraziamento per il dono della sua santità.
Alla cerimonia erano presenti la vice-sindaco Ausilia Quaglia, il sindaco di Incisa Scapaccino Ettore Marco Denicolai, il presidente del Consiglio comunale di Nizza Maurizio Martino e altri rappresentanti delle amministrazioni locali. In prima fila anche le realtà più vive del territorio: la presidente dell’Unione nicese delle Exallieve Barbara Robuffo, il coordinatore dei Salesiani Cooperatori Angelo Berra, la vicepresidente del Vides “Agape” Simona Chiola e la presidente del Gruppo di preghiera di Padre Pio Marina Vacchina, accompagnati da numerosi cittadini arrivati da Nizza, Incisa, Isola d’Asti, Canelli, Novi Ligure, Vinchio e dintorni.
Nel corso dell’incontro, suor Piera Cavaglià, direttrice dell’Istituto, ha ripercorso le tappe più intense della vita della nuova Santa, ricordando in particolare le sue due soste nella Casa-madre nicese. “L’abbiamo contemplata nei suoi limiti, nelle sue trepidazioni, ma anche nella sua audacia missionaria e nella sua fiducia incrollabile in Gesù e in Maria Ausiliatrice”, ha detto la religiosa, suscitando un lungo applauso.
A seguire è stato proiettato il video “La vostra tristezza si cambierà in gioia”, realizzato a Roma dall’Ambito per la Comunicazione sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice: un racconto emozionante della vita di suor Maria, del suo coraggio e della sua dedizione, con la voce autentica della Santa che ha commosso tutti.
La riflessione si è conclusa con l’intervento del parroco don Paolino Siri, che ha collegato la missione di suor Maria al Vangelo di Gesù rivolto ai discepoli. “La sua è stata una vita trasformata dall’incontro con Cristo – ha detto – e per questo aperta a tutti, poveri, indigeni, coloni”
La giornata si è chiusa con una processione al Santuario, accompagnata dal canto dell’inno del Giubileo, e con la celebrazione eucaristica di ringraziamento. Ognuno dei presenti è tornato a casa con la locandina della canonizzazione e, soprattutto, con un sentimento profondo di gratitudine per aver potuto conoscere e onorare una Santa “nicese” che continua a essere esempio e luce per il mondo.