Vacanze Astigiane - 23 ottobre 2025, 18:00

Vacanze Astigiane tra foliage, Cardi Gobbi, fossili e zafferano

Terminata la sfida tra uomo e macchina che ha tenuto banco nelle scorse tre puntate, torno a suggerire itinerari di piacere tra alcuni borghi dell’Astigiano

Foliage tra le colline vitate di Castel Rocchero

Foliage tra le colline vitate di Castel Rocchero

Per tre settimane questa rubrica ha ospitato IO vs IA, sfida di scrittura tra me e una intelligenza generativa, su temi di scontro scelti dalla macchina. Temi e svolgimenti non sempre in tema Vacanze, nella smania di ambedue i contendenti di coinvolgere e convincere più che d’informare. Comunque, dopo aver vinto tre round su tre, evvai, si torna a suggerire itinerari tra estetica, cultura, natura e sapori dell’Astigiano.

L’itinerario odierno vi aspetta nel prossimo fine settimana, indossato un paio di scarpe comode per due belle passeggiate. Camminate, così preferiscono chiamarle gli organizzatori, che portano a godere dei dintorni di Castel Rocchero, sabato, e di Cortiglione, domenica, con intermezzo gastronomico tra i primi mitici Cardi Gobbi a Incisa Scapaccino. 

Si comincia allora, sabato prossimo, 25 ottobre, con la Camminata d’autunno, organizzata dalla Cantina La Torre, simbolo di Castel Rocchero. Un percorso guidato con soste panoramiche dove soffermarsi per un momento di relax, immersi nella bellezza della natura tra il grande fascino del foliage dei vigneti. Partenza nel primo pomeriggio, per poi essere accolti con il racconto autentico di una importante realtà vitivinicola e da un caldo apericena a base di funghi nella suggestiva Torre Crystallina. Torre e baluardo, simbolo e punto di riferimento del Sud Astigiano. La sua figura è inconfondibile come un richiamo, la vede piantata in mezzo a filari, gobbe e creste disegnate di viti, grappoli di Barbera, Dolcetto, Moscato e Brachetto. Un occhio che vigila da sessanta anni sui metodi di vinificazione e sulle generazioni di uomini che sapientemente hanno creato e creano grandi vini. Torre vinaria terminata di costruire nel 1956, su progetto dell’enotecnico Emilio Sernagiotto, una delle ultime tre ancora esistenti in Italia. 

Domenica, anche per darsi energie ad approcciare qualche altro passo, si mangia a Incisa Scapaccino. Si mangiano, a pranzo, teneri e gustosi Cardi Gobbi, festeggiati nel loro autunnale ritorno con la cinquantunesima Sagra del Cardo Gobbo e della Barbera. Evento di sapori e tradizioni organizzato dalla Pro Loco Incisa 1514. Appuntamento da non perdere, per fare il pieno della nostra migliore tradizione agricola e vitivinicola, con il Cardo Gobbo protagonista, nella sua importante storia di coltivazione distintiva che lo rende così croccante e dolce, l’unico da mangiare crudo. Primo dovuto omaggio ai cardaroli, pezzo di una storia di cent’anni, di quattordici alluvioni, di un mestiere faticoso, di quelli che si fanno solo con le mani, al freddo, a volte nel fango; di quelli veri, da difendere e di cui andare fieri. Ingrediente fondamentale di uno dei piatti simbolo della gastronomia piemontese, la bagna cauda.

Una volta degustato cardi, crudi e cotti, vi aspetta, a pochi chilometri, l’ottava edizione della camminata “Colline, orti, fossili e zafferano”, a ridosso di Cortiglione, borgo del Sud Astigiano noto per i ricchi ritrovamenti fossiliferi. Camminata organizzata dall’associazione “La bricula”, in collaborazione con il Parco Paleontologico Astigiano, in partenza alle 14.30 dal parcheggio del “Dinosauro” in località Crociera, in valle, subito dopo la svolta che fa salire al borgo. Circa sette chilometri, per scoprire l’orto sinergico con architettura labirintica di ”Ortondo”, il Geosito paleontologico di Cortiglione e l’azienda agricola “Lo zafferano dalle sabbie del mare”. Percorso, per tutti, tra la bellezza naturale di una zona del territorio fino ad oggi poco turbata dall'uomo. Fino ad oggi, perché anche lì, nonostante i fossili, iniziano a farsi vivi invasivi impianti fotovoltaici. Buone camminate a tutti.

Davide Palazzetti


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