Si è svolto oggi pomeriggio, nella prestigiosa cornice del castello di Costigliole, un importante convegno dedicato al futuro della sanità, mettendo a confronto le nuove normative nazionali, le strategie regionali e le innovazioni locali. Al centro del dibattito, la grande sfida della cronicità in un territorio demograficamente complesso come l'Astigiano e la Legge 106/2025 per la tutela dei lavoratori malati.
A fare gli onori di casa il sindaco di Costigliole d'Asti, Enrico Alessandro Cavallero, che ha aperto i lavori del convegno che ha visto la partecipazione di figure di grande rilievo del sistema sanitario e istituzionale quali l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, affiancato da Fabrizio Priano, capo dello staff dell'assessorato; il direttore generale dell'ASL AT, Giovanni Gorgoni, e il direttore generale dell'ASL AL, Francesco Marchitelli e il dottor Pierluigi Stella, presidente provinciale di una categoria sindacale dell'area medica.
Giaccone: "La 106/25 è un primo passo per la tutela dei malati"
Tra i primi interventi, particolarmente interessante quello dell'Onorevole Andrea Giaccone (Lega), chiamato a parlare in quanto tra i primi firmatari della Legge 106 del 18 luglio 2025. Il deputato, che è stato relatore della norma in Commissione, ha illustrato i due pilastri della legge, approvata trasversalmente dal Parlamento per tutelare i pazienti oncologici e affetti da malattie invalidanti.
Il primo introduce 24 mesi di permesso aggiuntivo (periodo di comporto) non retribuito, ma riscattabile ai fini pensionistici, per chi ha esaurito le assenze contrattuali, evitando così il licenziamento. Il secondo, fortemente richiesto dalle associazioni, garantisce 10 ore di permessi retribuiti all'anno per esami, visite e follow-up. "Non è una rivoluzione epocale, ma è sicuramente un primo passo in una giusta direzione per garantire più tutele", ha commentato Giaccone.
Gorgoni: "Asti anticipa il futuro, la risposta è l'Ospedale Virtuale"
Il Direttore Generale dell'Asl AT, Giovanni Gorgoni, ha quindi spostato il focus sulla realtà locale, definita "un anticipo del futuro demografico europeo". Con il 27% di popolazione ultra 65enne (contro una media italiana del 24%), l'Astigiano deve affrontare la sfida della longevità.
Gorgoni ha delineato la strategia dell'Asl, basata sugli investimenti del PNRR e sul nuovo Atto Aziendale, che ricostituisce il Dipartimento di Salute Mentale e crea quello delle Cure Comunitarie. La vera sfida, ha spiegato il DG, è portare assistenza nei 105 piccoli comuni della provincia. La soluzione tecnologica proposta è l'Ospedale Virtuale: una control room evoluta, gestita da infermieri e situata a Nizza Monferrato, per il monitoraggio domiciliare dei pazienti fragili. A questo si affianca il progetto Community Action, già partito in 40 comuni, che integra volontari e operatori in attività come palestre della memoria, gruppi di cammino e ambulatori infermieristici di prossimità, uno dei quali attivo proprio a Costigliole.
Riboldi: "Cambiare il sistema per salvare l'universalità"
L'intervento dell'Assessore Federico Riboldi ha ribadito la necessità di un cambio di paradigma per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale. "Oggi il 40% degli italiani ha almeno una patologia cronica", ha dichiarato Riboldi, "il modello attuale, pensato per l'acuzie, è vecchio e va cambiato integralmente per mantenere la sua universalità".
L'Assessore ha illustrato la strategia della Regione Piemonte, che prevede 1.5 miliardi di euro per la rivoluzione territoriale (91 Case di Comunità, 46 COT e 30 Ospedali di Comunità) e 3.5 miliardi per la nuova edilizia ospedaliera. Riboldi ha anche affrontato la crisi dei medici di base, causata dall'errata programmazione del numero chiuso, spiegando che la risposta regionale risiede nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), team multidisciplinari per la gestione integrata dei pazienti.
Il convegno è poi proseguito con gli interventi degli altri relatori, che hanno approfondito i temi della sanità territoriale e del ruolo delle diverse figure professionali e istituzionali nella gestione della cronicità e della prossimità.









