L'assessore al Commercio Loretta Bologna replica alle durissime critiche mosse dal GOIA (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti) sulla gestione del mercato ambulante, spiegando nel dettaglio il percorso intrapreso dall'amministrazione e annunciando tempi precisi per le decisioni definitive.
Un mosaico di proposte da armonizzare
"Al mercato noi abbiamo preso questo tempo perché innanzitutto abbiamo dovuto prima assimilare tutte quelle che erano le proposte che arrivavano da loro e ne sono arrivate diverse", spiega l'assessore Bologna, sottolineando la complessità del quadro. "Abbiamo dovuto trovare anche un punto di sintesi per soddisfare più o meno le esigenze di tutte, alcune venivano da esponenti del GOIA, altre arrivavano da UGL, altre da FIVA".
L'amministrazione comunale ha quindi incaricato professionisti specializzati per elaborare una proposta che tenga conto di tutti i progetti presentati dalle diverse associazioni e sindacati. "Abbiamo dato l'incarico a dei professionisti affinché potessero disegnare un mercato che arrivava un po' dall'insieme dei progetti che tutte le associazioni e i sindacati hanno presentato".
I tempi della decisione: consulta a novembre
Bologna annuncia una tabella di marcia precisa per chiudere la questione. "Nel momento in cui la maggioranza prende una decisione penso, per metà di novembre di convocare la consulta", precisando che si tratta di "un percorso importante che va condiviso con tutti quanti" dopo il passaggio in giunta.
La complessità della riorganizzazione va oltre la semplice collocazione degli stand: "Non è soltanto un discorso di posto, di dove farlo, è anche una questione di metrature e bisogna tenere conto di chi ad esempio è andato in pensione o ha scelto di andare su altri mercati". L'obiettivo è arrivare a una "cosa definitiva che non si tocchi più" la decisione.
Bologna fissa anche una scadenza ambiziosa: "Io per la fine dell'anno voglio arrivare ad avere almeno due planimetrie approvate in modo da chiudere la questione".
La difesa sulle ordinanze contestate
L'assessore respinge le critiche del GOIA sull'ordinanza relativa alle soppressioni del mercato durante le sagre e le domeniche di dicembre. "In merito ai mercati noi abbiamo fatto più o meno quello che si è sempre fatto, anche perché gli diamo la possibilità poi di recuperare questi mercati in altri momenti".
"Non è che abbiamo fatto qualcosa di diverso con questa ordinanza rispetto agli altri anni, se uno va a vedere indietro è esattamente quello che è stato fatto", sottolinea Bologna, aggiungendo: "Mi sono confrontata comunque con gli uffici prima di farla e loro mi hanno detto che tutti gli anni funziona così e quindi non so perché adesso vogliano un po' strumentalizzare".
"No ai yes-man, ma serve mediazione"
L'assessore risponde direttamente all'accusa di cercare solo persone compiacenti: "In questi mesi ho veramente cercato di ascoltare tutti, non è questione di yes man". La questione, secondo Bologna, è più complessa: "Essendo un mercato che è in crisi, è in crisi anche per altri motivi come anche su altre piazze, però con questo spostamento obiettivamente così come è stato collocato problemi ne ha dato, è innegabile".
"Il tempo che ci siamo presi però, ci tengo a sottolineare, non è che ce lo siamo presi per noi, ce lo siamo presi per loro, perché vogliamo trovare una soluzione che sia la più condivisa da tutti", precisa l'assessore, riconoscendo le divisioni interne: "Essendo anche molto divisi tra loro, sicuramente non saranno tutti d'accordo, però quella che accontenta la maggior parte di loro, diciamo così che penso sia una cosa giusta".
L'ipotesi del ritorno parziale verso il centro
Bologna anticipa anche una possibile novità nella riorganizzazione del mercato: "Il fatto che una parte dei mercati possa risalire verso il centro in un'isola che attualmente non è oggetto di parcheggi, secondo me è vantaggioso perché non si creano grossi problemi, di viabilità".
L'idea è quella di creare "un percorso, un'area mercatale unica tra la piazza sopra e quella sotto che viene un po' incontro magari ai commercianti del fisso e un po' viene incontro alle loro esigenze". Si tratterebbe di accompagnare "le persone del centro ad andare anche verso il mercato di piazza del Palio".
L'assessore conclude con un approccio pragmatico: "Poi sarebbe una sperimentazione, proviamo a farla e se va bene la portiamo avanti sempre così".
La replica di Bologna segna quindi un tentativo di ricucire il dialogo con gli ambulanti, proponendo tempi certi e soluzioni concrete per una questione che da mesi tiene banco nella politica astigiana.





