"Per salvare i giovani coltiviamo l’umanità". Con questo spirito il coordinamento provinciale di Libera Asti organizza il corso di formazione “Giovani e violenza. Ricerca di senso, educazione all’etica e ai diritti”, sostenuto da Acli Asti. L’iniziativa, come ogni anno, è rivolta ai docenti e aperta a tutta la cittadinanza, confermando l’impegno dell’associazione nel contrasto civile alle ingiustizie sociali, alla corruzione e alle mafie.
Il tema urgente: giovani e crimine
Il corso di quest’anno affronta un tema percepito come particolarmente urgente: il rapporto tra giovani e crimine. "Il corso che proponiamo quest’anno affronta un tema che sentiamo particolarmente urgente, quello del rapporto tra giovani e crimine", si legge nella presentazione, "partendo dalla dolorosa constatazione che i giovani commettono crimini sempre più gravi e in età sempre più precoce".
La violenza giovanile viene interpretata come espressione di un disagio profondo, quasi un appello al mondo adulto, che però spesso risponde principalmente con strumenti punitivi e repressivi.
Il programma degli incontri
Il primo appuntamento, il 5 novembre, dal titolo “Giovani e crimine”, vedrà esperti del mondo della sanità, dell’università e dell’associazionismo analizzare cause e forme del disagio giovanile.
Il secondo incontro, il 12 novembre, sarà dedicato alla “Giustizia minorile”, con un focus sulla dimensione riparativa della pena, nel solco del principio per cui il processo minorile "è volto principalmente al recupero del minore deviante, mediante la sua rieducazione e il suo reinserimento sociale".
Dalla critica del presente alla proposta educativa
Il corso non ignora il contesto sociale più ampio, osservando come "l’effetto della militarizzazione del linguaggio e del pensiero a cui stiamo assistendo in questa fase di diffuso bellicismo porti inevitabilmente alla normalizzazione della violenza". Viene sottolineato che "nel momento in cui si rinuncia a condannare la guerra si affievolisce anche il giudizio morale sulla violenza, di cui la guerra è la massima espressione".
Il terzo incontro, in programma il 26 novembre (“Crescere umani: educare ai diritti e alla nonviolenza”), rappresenta la parte costruttiva del percorso, indicando la direzione della prevenzione attraverso la ricerca di senso e l’educazione all’etica e ai diritti umani.





