Lo scorso 30 ottobre, la sede dell’associazione “Insieme” di Antignano ha ospitato un incontro sul tema della valorizzazione del paesaggio del Tanaro con particolare attenzione alle Rocche di Antignano ed alla Piana di Revigliasco. I due paesi, infatti, toccati dal fiume Tanaro, hanno l’obiettivo di impreziosire questo elemento naturalistico e paesaggistico di grande rilevanza e singolarità.
Per questo motivo, la Regione Piemonte ha sostenuto economicamente la realizzazione di uno studio e la redazione di un progetto dettagliato di riqualificazione riguardante due aree fluviali situate nei comuni confinanti.
L’incontro dei giorni scorsi, aperto dal sindaco di Antignano Alessandro Civardi, ha ricordato l’evoluzione delle Rocche, trasformatesi da semplice area naturalistica a vera e propria riserva naturale, curata, piantumata, attrezzata e resa accessibile ai visitatori da oltre vent’anni grazie all’impegno del Comune di Antignano.
Successivamente, i relatori, l’architetto Pierluigi Ramello e l’agronomo forestale Ernesto Doglio Cotto, hanno presentato un’analisi storica del percorso travagliato del fiume Tanaro ed una documentazione fotografica dell’attuale situazione, rilevando alcune criticità che mettono a rischio la genuinità dell’ecosistema e i molti aspetti positivi che ne costituiscono invece la bellezza naturalistica ed il fascino che le popolazioni locali hanno sempre avvertito nei confronti dell’ambiente fluviale, un tempo vero e proprio luogo di svago e di lavoro.
Lo studio
Lo studio mira a garantire una fruizione agevole, una migliore comprensione e un’effettiva inclusione di tutti i potenziali visitatori dell’area fluviale, compresi quelli con disabilità. I relatori e il sindaco hanno concordato sul fatto che una valorizzazione attenta della riserva “Le Rocche” potrebbe rappresentare un importante impulso per il turismo locale. Tuttavia, al termine della presentazione del progetto, il sindaco Civardi ha sottolineato che le attuali risorse economiche del Comune non consentono di sostenere i costi necessari alla riqualificazione del Tanaro, a meno di un significativo contributo da parte della Regione Piemonte.





