Attualità - 02 novembre 2025, 11:29

Montechiaro d’Asti celebra Ognissanti e i Caduti di tutte le guerre

Una cerimonia solenne tra fede, memoria e valori condivisi: la comunità unita nel ricordo dei propri eroi

Nella mattinata di sabato 1 novembre, la comunità di Montechiaro d’Asti si è riunita per celebrare la Solennità di Tutti i Santi e la commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, in una cerimonia densa di significato, partecipata dalle comunità di Cortanze, Cunico, Piea e Soglio.

La giornata si è aperta con la Santa Messa officiata da don Emanuele Baviera, alla presenza dei gagliardetti degli Alpini, dei gonfaloni comunali e delle associazioni locali, in un clima di raccoglimento e profonda devozione.

Durante l’omelia, don Emanuele ha richiamato l’attenzione dei fedeli sul valore dei Santi, "che si invocano in ogni momento di bisogno" e che rappresentano un esempio di vita da seguire. Il sacerdote ha poi invitato i presenti a unire la memoria dei Santi a quella dei defunti e dei Caduti, ricordando come il loro sacrificio "ci abbia resi liberi da ogni regime totalitario".

Benedizione e omaggio ai Caduti

Terminata la funzione religiosa, sul sagrato della chiesa si è svolta la benedizione delle corone di alloro, successivamente deposte presso le lapidi commemorative dedicate ai Caduti di tutte le guerre. Un momento di grande intensità emotiva, accompagnato da preghiere rivolte "alle anime dei defunti e a tutti i Santi", in un mondo che – come ha ricordato don Emanuele – "ancora oggi è dilaniato da guerre, divisioni e sofferenze".

Alzabandiera e interventi istituzionali

Il corteo ha poi raggiunto piazza del Municipio e, successivamente, il monumento ai Caduti, dove il capogruppo degli Alpini, Daniele Abate, ha guidato la cerimonia dell’alzabandiera, scandita dagli squilli di tromba. "È un momento solenne – ha sottolineato – in cui il tricolore, simbolo di unità e di speranza, ricorda il sacrificio dei nostri padri e di tutti coloro che combatterono per la libertà".

Particolarmente toccante è stato il contributo dei bambini, che hanno condiviso pensieri e riflessioni dedicati a chi ha donato la vita per la patria, rendendo la cerimonia ancora più sentita.

Il messaggio del sindaco Marcanzin

A chiusura della commemorazione, il sindaco Maurizio Marcanzin ha ringraziato le associazioni, don Emanuele e tutti i partecipanti, ricordando che il 4 novembre 1918 segnò la fine della Prima Guerra Mondiale e che la giornata è anche Festa delle Forze Armate.
"Oggi – ha affermato – ricordiamo il sacrificio di padri, figli, fratelli, mariti che hanno dato la loro vita per la libertà. Il loro esempio sia guida per le nuove generazioni, affinché costruiscano un mondo migliore, fondato sulla pace e sulla memoria".

Redazione

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