Eventi - 04 novembre 2025, 15:00

4 novembre, Asti celebra l’Unità d’Italia e le Forze Armate, esempio di "grande professionalità e umanità" [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Solenni onori al monumento dei caduti con le autorità civili e militari. Letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

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Si è svolta questa mattina ad Asti la cerimonia per il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, nel segno del ricordo e della riconoscenza verso coloro che hanno sacrificato la vita per la patria. Nella cornice del monumento ai caduti, le autorità civili e militari hanno reso gli onori con la consueta compostezza che accompagna questo appuntamento di memoria collettiva.

A rendere omaggio sono stati il prefetto Claudio Ventrice, il sindaco Maurizio Rasero e il vicepresidente della Provincia Simone Nosenzo, insieme ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, agli studenti e a numerosi cittadini. Dopo la deposizione della corona d’alloro, è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la preghiera del combattente, momenti che hanno scandito la cerimonia con intensità e partecipazione.

Le parole del presidente Mattarella


Nel suo messaggio, Mattarella ha ricordato che "il 4 novembre segna la data in cui l’armistizio di Villa Giusti pose termine alla Guerra mondiale che aveva insanguinato l’Europa, con il coronamento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia".

Il Capo dello Stato ha sottolineato come questa giornata rappresenti "un momento di ricordo e di espressione della riconoscenza del Paese per quanto i cittadini in uniforme fecero, combattendo per fare dell’Italia una Nazione indipendente e libera, ispirata a valori democratici e di pace".

Nel suo discorso, il Presidente ha voluto rimarcare il ruolo attuale delle Forze Armate, chiamate a operare con "grande professionalità e umanità" nei contesti internazionali e di crisi, e a fronteggiare le nuove sfide poste dai conflitti in corso, come quello in Ucraina.

“Oggi nuovi conflitti si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo – ha ammonito Mattarella – interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra. Il pericolo di allargamento del sanguinoso conflitto scatenato dalla aggressione all’Ucraina impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea”.

Un messaggio alle nuove generazioni


Il Presidente ha poi rivolto un pensiero ai caduti di tutte le guerre, invitando i giovani a non dimenticare il sacrificio di chi ha difeso la libertà: “È un sentimento che richiama soprattutto le giovani generazioni, affinché siano consapevoli della necessità di impegno a difesa dei valori della nostra Costituzione”.

Alessandro Franco

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