Attualità - 10 novembre 2025, 12:04

Asti, al via l'ultima fase del cantiere per il nuovo ponte sulla provinciale San Damiano-Ferrere

Il presidente Rasero: "Opera complessa ma necessaria per la sicurezza". Il vice Nosenzo: "Riscontrate criticità geologiche, ma ora l'infrastruttura è moderna e a norma"

Procedono i lavori di completamento del ponte lungo la strada provinciale per Ferrere, in frazione Martinetta. Questa mattina una delegazione di amministratori e tecnici della Provincia di Asti, guidata dal presidente Maurizio Rasero, ha effettuato un sopralluogo al cantiere per constatare lo stato di avanzamento dell'opera.

L'intervento di demolizione e ricostruzione del manufatto, il cui importo complessivo ammonta a 821.295 euro, è nato da un'informativa urgente emessa nel maggio 2021 a seguito di controlli tecnici che avevano evidenziato criticità significative sul ponte originario, risalente ai primi del Novecento. Oltre al degrado strutturale e ambientale, erano state riscontrate lesioni del cemento, tracce di fuoco su elementi portanti e la mancanza di copriferro, elementi tali da compromettere nel breve periodo la sicurezza dell'opera.

La fase transitoria e le caratteristiche del nuovo ponte

Nell'ottobre 2021 la Provincia dispose il senso unico alternato e una limitazione di carico, stanziando 150.000 euro per un passaggio provvisorio che ha garantito la continuità del traffico. I lavori di ricostruzione sono iniziati nell'aprile 2024 con la demolizione della vecchia struttura. Il nuovo ponte, caratterizzato da sei travi metalliche in acciaio corten e una soletta in calcestruzzo armato, avrà una larghezza complessiva di 9,80 metri contro i 7,08 metri del precedente, consentendo future eventuali modifiche alla sede stradale.

Siamo consapevoli che ogni intervento sulla rete stradale provinciale comporta inevitabili disagi per i cittadini – dichiara il presidente Rasero –. Tuttavia, la sicurezza degli utenti e la durabilità delle infrastrutture restano priorità assolute". Il vice presidente con delega alla Viabilità, Simone Nosenzo, ha spiegato che l'esecuzione ha richiesto tempi più lunghi a causa di "imprevisti di natura geologica, per la presenza di una consistente falda acquifera, e per modifiche progettuali introdotte in corso d'opera". Al termine dei lavori, previsto a breve, verrà smontato il passaggio provvisorio e ripristinati i terreni occupati.

Redazione

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