Eventi - 10 novembre 2025, 11:00

Serendipity: l'arte dell'inatteso con Marco Laganà, Marco Fiaschi, Fabio Refosco, Massimo Villani

Dal 7 novembre al 23 dicembre cinque visioni contemporanee tra materia, intuizione e scoperta

Serendipity: l'arte dell'inatteso con Marco Laganà, Marco Fiaschi, Fabio Refosco, Massimo Villani

Siamo lieti di presentare Serendipity, un’esposizione collettiva che riunisce le nuove opere di Marco Laganà, Marco Fiaschi, Fabio Refosco, Silvio Vigliaturo e Massimo Villani. La mostra, che inaugura venerdì 7 novembre alle ore 17:00, esplora l’idea di scoperta inattesa — la serendipità — come stimolo e sviluppo della ricerca artistica, in un dialogo tra materia, colore e intuizione.

Il termine serendipità, coniato nel XVIII secolo dallo scrittore Horace Walpole, deriva da un’antica fiaba persiana, I tre principi di Serendippo, i cui protagonisti compiono continue scoperte per puro caso, grazie al loro sguardo attento e alla capacità di cogliere connessioni impreviste. In ambito artistico, la serendipità rappresenta quella condizione fertile in cui il caso incontra la consapevolezza, dove l’errore si trasforma in possibilità e la deviazione genera nuovi orizzonti estetici e tecnici.

In questa prospettiva, la mostra propone un percorso in cui il gesto creativo diventa spazio di incontro tra controllo e abbandono, tra progettazione e accadimento.

Marco Laganà esplora la materia pittorica come territorio di possibilità aperte: nelle sue superfici si sedimentano e si generano strati di colore, carte, segni e tracce attraverso un processo di accumulo e cancellazione. La sua pratica, in bilico tra rigore compositivo e spontaneità dello strappo, restituisce l’esperienza del tempo e della trasformazione della pittura astratta e figurativa come esito di un equilibrio instabile, continuamente rinegoziato.

Marco Fiaschi indaga invece la dimensione percettiva dell’intuizione, lavorando su stratificazioni, tridimensioni e variazioni materiche. Le sue opere rivelano una tensione tra ordine e imprevedibilità, come se la forma emergesse da una serie di micro-eventi visivi che si auto-organizzano nella materia.

Fabio Refosco affronta la serendipità come evento spaziale: nei suoi lavori la sperimentazione di equilibri fisici — tra pigmento, aria e acqua — si incontra con una tecnica che allinea l’incontrollabile con l’ordinabile. Le opere nascono da accordi generati tra ciò che è previsto e ciò che accade durante l’ingovernabile processo creativo.

Silvio Vigliaturo, maestro del vetro e del colore, interpreta la serendipità come energia vitale e trasformativa. Le sue sculture in vetro, vibranti di luce e cromie, materializzano l’incontro tra la fluidità del gesto e la densità della materia, tra la trasparenza e la lucentezza del colore.

Infine, Massimo Villani porta nella mostra una riflessione sul tempo e sulla memoria estetica. Le sue opere, sospese tra figurazione e astrazione, nascono da un dialogo continuo tra icone arcaiche e nuove apparizioni, come ricordi che affiorano alla coscienza attraverso la materia e la tridimensione.

Insieme, gli artisti delineano una costellazione di pratiche in cui la serendipità non è semplice casualità, ma un modo di abitare l’incertezza e di accogliere l’inaspettato come campo generativo. Serendipity invita dunque il pubblico a lasciarsi guidare dal proprio sguardo intuitivo, a riconoscere la bellezza dei passaggi imprevisti e delle rivelazioni che si generano nel momento stesso dell’incontro con l’opera.

scheda di Marco Laganà
scheda di Marco Fiaschi
scheda di Silvio Vigliaturo

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I.P.

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