Il 25 dicembre 1975 don Luigi Berzano arrivò a Valleandona, proveniente da Roma con due dottorati in Teologia e Scienze Sociali. Nei primi anni stabilì un rapporto stretto con gli abitanti del paese. La comunità si mobilitò quando le vallate locali furono minacciate da progetti di discariche. Seguirono iniziative civiche, avvisi di garanzia e processi. La partecipazione dei residenti, inizialmente circa cento, crebbe fino a coinvolgere un migliaio di persone impegnate nella raccolta differenziata e nella promozione della Riserva Naturale Paleontologica.
Una storia che ha coinvolto molti giovani cresciuti in quelle vallate, che hanno poi realizzato i propri sogni come piccoli imprenditori e agricoltori innovativi. Anche don Luigi, in questa terra di confine, ha potuto dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera accademica, fino all’ultimo incarico presso l’Università di Torino.
“Abbiamo sempre desiderato di essere compagni di viaggio e di sconfinamenti, di strade di fuga e strade di ritorno nella notte - dice don Luigi - Chiamati a stare sul confine, per una sorta di innamoramento per la realtà quotidiana fatta di storie e di volti. Sempre alla ricerca di un’immagine della "Chiesa da amare".

In memoria di questa storia lunga 50 anni, sabato 22 novembre, dalle 15.30 alle 19, l’aula magna dell'Università di Asti ospiterà, tra ricordi, testimonianze e filmati, la presentazione del nuovo libro di don Luigi “Spiritualità viandante”.
Nella serata del 24 dicembre, invece, dalle 21 alle 24, ci sarà la rievocazione dei 50 anni passati, attraverso un concerto, la messa natalizia e l’augurio finale nel Circolo parrocchiale.





