Cultura e tempo libero - 13 novembre 2025, 10:08

Asti: manifesti in città per la mummia egizia 'dimenticata'

Il gruppo consiliare "Uniti si può" ha lanciato una campagna di affissioni per denunciare la mancata fruibilità della "Signora delle ninfee"

Asti: manifesti in città per la mummia egizia 'dimenticata'

Un sarcofago egizio di 3000 anni, tesoro nascosto della città, è il protagonista di una campagna di affissioni sui muri di Asti. Si tratta della Signora delle ninfee, un reperto di straordinario valore che da anni giace lontano dagli occhi del pubblico, custodito nei magazzini comunali. L'insolita iniziativa è del gruppo consiliare "Uniti si può", che ha deciso di denunciare così la mancata fruibilità di questo e altri beni culturali.

I consiglieri Vittoria Briccarello e Mauro Bosia hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione con un messaggio chiaro: "Asti è una città con reperti unici tutti da scoprire e far rivivere - spiegano - liberarli è nostra responsabilità". I manifesti che ritraggono il reperto portano l'appello "Liberatemi", dando voce direttamente alla mummia dimenticata.

"L’obiettivo è duplice - sottolinea Vittoria Briccarello - informare la cittadinanza che esiste una realtà di alto valore culturale di cui siamo ormai privi da anni e far vedere il reperto: è al momento l’unico modo che abbiamo per farlo".

La provocazione si accompagna a una richiesta concreta: restituire questi beni alla cittadinanza. Il gruppo chiede che i reperti siano resi visibili, "anche solo in mostre temporanee in attesa dell’apertura dei vari musei". Un passo necessario, concludono, per una società civile "normale" dove la cultura è un bene pubblico e accessibile a tutti.

La Signora delle ninfee, proveniente da Tebe e risalente alla XXI o XXII dinastia, deve il suo nome alla raffinata decorazione floreale del sarcofago, ornato con ninfee azzurre e bianche. Gli studi condotti sul reperto hanno permesso di stabilire che apparteneva a una donna, morta in età compresa tra i 35 e i 40 anni.

Redazione


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