Un pubblico numeroso ha accolto martedì sera Renato Balduzzi, costituzionalista dell’Università Cattolica di Milano, già ministro della Salute, deputato nella XVII legislatura e membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. L’occasione è stata un incontro conviviale promosso dal Rotary Club Asti, con la partecipazione di Lion’s Host, Inner Wheel, Soroptimist e Zonta, alla presenza del governatore distrettuale Rotary Luigi Gentile.
L’evento, ospitato nei locali della Scuola Alberghiera di via Asinari, ha visto Balduzzi – rotariano alessandrino e autore di oltre duecento pubblicazioni – tenere una relazione dal titolo “Pace, collante per i popoli”.
Partendo da un’analisi delle principali Costituzioni moderne, Balduzzi ha sottolineato la straordinaria attualità della Carta italiana, la cui architettura – ha ricordato – ha consentito l’ingresso nell’Unione Europea senza necessità di modifiche, grazie alla previsione di cui all’articolo 11 sulla possibilità di limitazioni alla sovranità nazionale.
Proprio l’art. 11 è stato al centro della riflessione: la celebre formula con cui l’Italia “ripudia la guerra” rappresenta per Balduzzi un elemento di grande innovazione, una rottura netta con le logiche di espansione militare del passato.
Da qui il professore ha sviluppato un ragionamento sul rapporto tra democrazia e pace, ricordando come l’Unione Europea costituisca l’unico spazio geopolitico che da ottant’anni non conosce conflitti armati interni, risultato reso possibile da forti legami politici ed economici tra Paesi retti da sistemi democratici.
Diversa, ha osservato, la situazione nelle dittature e nelle autocrazie, dove “la guerra diventa spesso uno strumento per mantenere il potere, distogliendo l’attenzione dai problemi interni”.
Balduzzi ha concluso ribadendo che solo i sistemi democratici possono garantire una pace autentica e duratura, capace di unire i popoli e favorire la convivenza.
A chiudere la serata, il presidente del Rotary Club Asti, Renzo Gai, ha annunciato nuove iniziative sul tema e ha omaggiato il relatore con una Magnum di vino astigiano.





