Violenze, abusi, riduzione in schiavitù. Un bilancio di ventidue anni che si traduce in cinque capi d’imputazione per il cinquantenne astigiano, accusato di aver costretto alle sue volontà la compagna e la figlia di quest’ultima.
L’uomo, detenuto nel carcere di Torino, si è presentato lo scorso 18 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Asti; mentre oggi, venerdì 14 novembre, l’udienza ha dato spazio alle testimonianze della ragazza, vittima dall’età di cinque anni.
La seduta, durata oltre quattro ore, si è svolta a porte chiuse su decisione del presidente Alberto Giannone, che ha accolto la richiesta delle parti in considerazione della delicatezza del caso e per tutelare la privacy della testimone, le cui dichiarazioni rappresenterebbero un punto decisivo per la Corte nello sviluppo del procedimento e nella definizione della sentenza.
Il processo proseguirà giovedì 27 novembre.





