Nassiriya, 12 novembre 2003. Sono le 10.40, quando un camion cisterna giunge ad alta velocità e impatta sulle difese del contingente italiano, permettendo a un secondo veicolo, che trasportava tra i 150 e i 300 chili di esplosivo, di entrare nella base.
Il bilancio è drammatico per i militari italiani, il più alto dal dopoguerra secondo le stime dell’epoca: 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. A pagare il prezzo più alto sono i Carabinieri, 12 le vittime. Proprio loro, che avevano deciso di stare in una zona abitata per essere più vicini alla popolazione locale.
Un attentato che colpì il cuore degli italiani e la cui memoria, ieri, venerdì 14 novembre 2025, 22 anni dopo, Nizza Monferrato ha mantenuto viva, ricordando il sacrificio del sottotenente dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, morto a 47 anni e sepolto nel cimitero cittadino.
Nel giorno dell’attentato, Cavallaro si trovava in Iraq da tre mesi ed era ormai prossimo al rientro a Nizza Monferrato, dove prestava servizio come maresciallo presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Asti.

(La base italiana “White Horse” dopo l'attentato)
La commemorazione del sottotenente Giovanni Cavallaro
Nella ricorrenza di quel tragico evento, così, il Comune, le forze dell’ordine e la comunità si sono riuniti insieme, davanti alla tomba del sottotenente Cavallaro, per continuare a portare avanti la memoria di chi ha dato la vita per svolgere il proprio dovere. Nel corso della commemorazione è stata anche letta la motivazione della Croce d'Onore, che riportiamo integralmente al termine di questo articolo.
Presenti il comandante provinciale dei Carabinieri Giovanni Di Niso, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, le autorità regionali, provinciali e locali insieme ai cittadini. Tra loro, anche la vedova Sabrina e la figlia Lucrezia che, come ogni anno, partecipano sottolineando l'importanza di ricordare una persona che ha offerto la propria vita seguendo gli ideali in cui credeva.
Inoltre, come di consueto, il comandante provinciale, insieme ai comandanti di Nizza Monferrato e Canelli, ha consegnato le borse di studio istituite dalla famiglia Cavallaro in ricordo del congiunto e rivolte agli studenti della scuola media Carlo Alberto dalla Chiesa che, nell’anno scolastico 2024/2025, hanno conseguito eccellenti risultati.
Motivazione della Croce d'Onore
Comandante di plotone info-investigativo dell’unita’ di manovra del reggimento M.S.U., impiegato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione Antica Babilonia, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio.
Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un’ingente quantita’ di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando cosi’ la propria vita ai piu’ sacri valori dell’uomo, di patria e dell’onore militare.
Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere.
Al Nassiryah - Iraq 12/11/2003





