La Federazione Italiana Pentathlon Moderno (FIPM) volta pagina. Gabriele Vescio è stato eletto nuovo presidente questa mattina, 14 novembre 2025, nel corso dell’assemblea nazionale straordinaria elettiva tenutasi a Roma, presso l’aula magna del Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti”.
L'elezione di Vescio, che ha ottenuto un chiaro 61,22% dei voti (pari a 499.618), segna la fine del periodo di commissariamento della federazione, iniziato nel luglio 2024. L'altra candidata alla presidenza, Maria Elena Panetti, ha raccolto il restante 38,78% delle preferenze (316.446 voti).
L'assemblea straordinaria si è resa necessaria in seguito alla bufera che aveva travolto i vertici federali. Il precedente presidente, l'astigiano Fabrizio Bittner, era stato infatti rimosso dall'incarico e sospeso per 20 mesi dal tribunale federale. L'indagine interna aveva accertato violazioni statutarie e regolamentari legate alla gestione dei rimborsi spese e all'uso della carta federale tra il 2022 e il 2024, una vicenda nota negli ambienti sportivi come quella degli "scontrini pazzi". Bittner, che si era autosospeso anche dal suo ruolo politico nazionale in Forza Italia, era stato comunque escluso dall'accusa di illecito sportivo.
Un contesto complesso, dunque, per una federazione che, proprio durante la presidenza Bittner, aveva paradossalmente raggiunto risultati sportivi molto rilevanti, incluso un atteso ritorno alla medaglia olimpica.
L'assemblea si è tenuta nonostante un clima teso, alimentato da un esposto formale presentato proprio da Bittner che aveva richiesto l'annullamento della convocazione elettorale, inviando un documento circostanziato ai massimi vertici dello sport italiano.
Destinatari della nota erano, tra gli altri, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il segretario Carlo Mornati, il commissario federale Gianni Cuneo e i procuratori (generale Coni e federale) Ugo Taucher e Gudo Lombardi.
Nel documento, Bittner denunciava un lungo elenco di presunte anomalie gestionali e procedurali, chiedendone il deferimento alla giustizia sportiva. Le accuse spaziavano dall'utilizzo ritenuto improprio dei Centri di preparazione olimpica (Acquacetosa e Montelibretti) all'esistenza di presunte "società fantasma". Si sollevavano inoltre dubbi su trasferimenti fittizi di atleti mirati a manipolare i voti, anomalie nei ranking, potenziali conflitti di interesse e una gestione "familistica" della struttura federale, oltre a criticità sulla posizione dei tecnici dei gruppi militari. L'ex presidente concludeva che la sua iniziativa mirava a garantire "trasparenza, legalità e il corretto funzionamento" della federazione.
Il neopresidente Vescio - avvocato penalista romano, già atleta e dirigente nel mondo del pentathlon - eredita ora il compito di ristabilire l'ordine amministrativo e proseguire nel solco dei successi agonistici. Le sue prime parole definiscono la linea del mandato quadriennale (2025-2028): "Grazie a tutti. È veramente un grande onore e una grande responsabilità rivestire questo ruolo, spero di poterlo fare al meglio", ha dichiarato a caldo.
Vescio ha poi voluto precisare il suo approccio, distanziandosi dalle dichiarazioni di rito: "Non mi piacciono le frasi fatte, non voglio dire ‘sarò il presidente di tutti’ perché non voglio essere il presidente di tutti ma voglio essere il presidente solo delle persone che vogliono fare Pentathlon, che vogliono impegnarsi e che vogliono mettere il cuore e l’anima in questo sport. Per queste persone la mia porta sarà sempre aperta", ha concluso.
L'assemblea, a cui hanno partecipato 45 aventi diritto al voto (27 in proprio e 18 per delega), ha inoltre eletto i 10 nuovi Consiglieri Federali. Per la quota Dirigenti sono stati eletti Roberto Naccari, Pierluigi Giancamilli, Federica Bondioli, Giovanni Zecovin, Irene Marotta, Filomena Patella e Alessandro Trono. In quota Atleti entrano in consiglio Alessandra Bertacchini e Lorenzo Sciarra, mentre Giulia Andreozzi è stata eletta in quota Tecnici.





