Sanità - 17 novembre 2025, 12:50

Giornata mondiale del diabete: screening gratuito per 67 cittadini al Cardinal Massaia

Risultati incoraggianti con l'aumento delle persone a basso rischio, nessun nuovo caso di diabete di tipo 2 rilevato

Giornata mondiale del diabete: screening gratuito per 67 cittadini al Cardinal Massaia

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, dedicata quest'anno al tema "Diabete e Lavoro", l'Asl AT ha organizzato un importante percorso di prevenzione gratuito che ha coinvolto 67 cittadini astigiani. L'iniziativa, svoltasi presso l'ospedale Cardinal Massaia, ha offerto alla popolazione un'opportunità preziosa per valutare il proprio stato di salute e ricevere consigli personalizzati.

Il progetto è stato promosso dall'equipe di Diabetologia coordinata dalla dottoressa Elena Rapetti e ha potuto contare sul prezioso supporto dei volontari dell'Associazione Sos Diabete. Il percorso di screening ha previsto la misurazione dei parametri biometrici, la compilazione del Diabetes Risk Score e una consulenza approfondita sugli stili di vita più appropriati per la prevenzione della malattia.

L'importanza dell'attività fisica nella prevenzione

Un elemento distintivo di questa edizione è stata la collaborazione con i fisioterapisti dell'Asl AT, guidati dalla dottoressa Raffaella Marmo, responsabile dell'Area riabilitativa della direzione professioni sanitarie.

 Il team specializzato ha illustrato ai partecipanti i benefici dell'attività fisica nel contrasto al diabete, fornendo strategie concrete e suggerimenti per aumentare il movimento quotidiano.

L'approccio integrato ha incluso anche la somministrazione di un breve questionario per valutare il grado di attività fisica abituale e una scala di autovalutazione del rischio di caduta, problema spesso correlato alla sedentarietà, particolarmente importante per la popolazione più anziana.

Dati incoraggianti: cresce la fascia a basso rischio

I risultati dello screening su 59 cittadini astigiani non diabetici che hanno completato il percorso si sono rivelati particolarmente incoraggianti. Il 57% dei partecipanti ha mostrato un rischio basso di sviluppare diabete di tipo 2 nei prossimi 10 anni, dato in netto miglioramento rispetto al 41% registrato nel 2024.

Anche la fascia a rischio moderato ha mostrato un trend positivo, passando dal 41% dello scorso anno al 32% attuale. Particolarmente significativo è il miglioramento nella categoria ad alto rischio, scesa dal 17% del 2024 al 6,8%, mentre solo il 3,4% dei partecipanti è risultato a rischio molto alto. Un dato di fondamentale importanza è che nessun partecipante ha mostrato valori di glicemia compatibili con una diagnosi di diabete di tipo 2.

Per quanto riguarda il peso corporeo, i dati si allineano alle medie nazionali: il 61% dei partecipanti è risultato normopeso, il 29% in sovrappeso e il 10% obeso. Otto persone erano già consapevoli di essere affette da diabete.

Cittadini più attivi: oltre la metà pratica regolare esercizio fisico

L'analisi dell'attività fisica, condotta su 31 questionari con un'età media di 63 anni, ha rivelato dati positivi: il 51% dei partecipanti è risultato attivo o molto attivo, il 38% sufficientemente attivo e solo l'11% completamente inattivo.

Particolare attenzione è stata dedicata agli over 60: su 20 persone valutate con la scala del rischio caduta, 6 sono risultate a rischio e hanno ricevuto consigli personalizzati per la prevenzione di questo problema che può compromettere significativamente la qualità della vita.

L'invito dell'Asl AT alla popolazione è chiaro: è possibile ridurre significativamente la probabilità di sviluppare il diabete adottando uno stile di vita più sano attraverso un'alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e monitoraggio periodico dei fattori di rischio.

L'iniziativa conferma l'importanza degli screening preventivi e dimostra come un approccio multidisciplinare, che integri valutazione medica, educazione alimentare e promozione dell'attività fisica, possa rappresentare uno strumento efficace nella lotta contro una delle malattie croniche più diffuse al mondo.

Redazione

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