La Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani, rilancia l’attenzione sull’importanza della Banca di Asti come istituto radicato nel territorio piemontese, riconoscendone il ruolo fondamentale di presidio a tutela di cittadini, famiglie e imprese locali. Una banca peraltro caratterizzata da una liquidità e da una solidità patrimoniale tra le migliori d’Italia.
Il modello di banca tradizionale, ancora vivo nella realtà astigiana, rappresenta un elemento di coesione sociale insostituibile e non deve essere compromesso da scelte imposte da logiche esclusivamente finanziarie.
In questo contesto, la Fabi evidenzia che la Fondazione Crasti, azionista di maggioranza della Banca, ha a disposizione un arco temporale di 3 anni per ottemperare agli obblighi imposti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di ridurre la propria partecipazione. Non si deve quindi cadere nell’affanno o nella fretta di una cessione immediata delle quote, né appiattirsi sulle pressioni di aggregazioni che potrebbero mettere a rischio il mantenimento dell’identità e del radicamento della banca nel territorio di Asti e delle province limitrofe.
La Segreteria Provinciale della Fabi di Asti





