Economia e lavoro - 20 novembre 2025, 14:09

Commercio a rischio in Piemonte: un negozio su cinque destinato a sparire entro il 2035

Tra negozi sfitti e chiusure in aumento, il Piemonte rischia un calo del 26% della densità commerciale entro il 2035

Commercio a rischio in Piemonte: un negozio su cinque destinato a sparire entro il 2035

Il Piemonte affronta un’allarmante desertificazione commerciale: tra il 2012 e il 2024 sono scomparse oltre 13 mila imprese del commercio al dettaglio, a cui si aggiungono 594 chiusure tra bar e ristoranti. Senza interventi efficaci, entro il 2035 la densità commerciale regionale potrebbe calare del 26%, con pesanti ripercussioni sociali ed economiche.

Centri storici e capoluoghi sotto pressione

Il fenomeno è particolarmente evidente nei centri storici e nei piccoli comuni. Nei soli otto capoluoghi di provincia, in 12 anni sono stati chiusi oltre 3.200 negozi (-25,35%) e 1.772 bar (-26,65%), mentre i ristoranti sono aumentati del 21% e i servizi di alloggio del 30%.

Il Piemonte è anche al terzo posto in Italia per numero di negozi sfitti: circa 9.000 locali vuoti, pari al 19,3% della rete commerciale regionale. Una quota che mette a rischio non solo l’economia, ma anche la vitalità sociale dei quartieri e dei centri urbani.

L’allarme di Confcommercio Piemonte

Secondo Giuliano Viglione, Presidente di Confcommercio Piemonte, "ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e meno socialità. Senza interventi urgenti rischiamo di avere vere e proprie città fantasma entro il 2035".

Il rischio riguarda l’intero Paese: senza politiche di sostegno e rigenerazione urbana, si stima che nei prossimi 12 anni possano chiudere 114 mila imprese al dettaglio in tutta Italia.

Le proposte per salvare il commercio di prossimità

Confcommercio Piemonte propone una strategia multilivello, con azioni coordinate a livello nazionale, regionale e comunale:

Politiche urbane integrate: creare un quadro stabile per valorizzare le economie di prossimità, integrando fondi europei, nazionali e PNRR.

Distretti del commercio: consolidare e potenziare le esperienze già avviate per rigenerare le aree commerciali in declino.

Normativa aggiornata: riforma urgente della regolamentazione commerciale e urbanistico-commerciale, ferma dal 1999, e regolamentazione delle piattaforme logistiche legate all’e-commerce.

Programmi comunali pluriennali: coordinare azioni di riattivazione dei locali sfitti, con incentivi e canoni calmierati, logistica urbana sostenibile, partenariati tra imprese e operatori immobiliari, e piattaforme di welfare territoriale.

Innovazione tecnologica e sviluppo turistico: sostenere le imprese nell’adozione di nuove tecnologie e valorizzare il territorio per attrarre turisti e residenti.

Un progetto concreto: Cities

Il progetto Cities, promosso da Confcommercio nazionale e aderito dalle Ascom piemontesi, mira a rigenerare le aree urbane in declino, promuovere un uso equilibrato dello spazio e rafforzare le economie locali, garantendo qualità della vita ai residenti e una migliore offerta ai turisti.

"Contrastare la desertificazione commerciale – conclude Viglione – è un obiettivo economico, sociale e di coesione: occorrono misure concrete, risorse adeguate e un coordinamento stabile tra istituzioni per proteggere il futuro dei nostri centri urbani".

Redazione

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