Oggi, giovedì 20 novembre, il rap ha conquistato il palco del Teatro Alfieri di Asti per parlare alle nuove generazioni dell'universo femminile e del contrasto alla violenza di genere. L'appuntamento con "Invito al rap", progetto gratuito giunto alla sua terza edizione e rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città, ha registrato la partecipazione di oltre 630 ragazzi.
Protagonisti della mattinata sono stati i due rapper Mary Jane, nome d'arte di Marianna Crucitti, e Ninetynine (Matteo Fiasco). Attraverso un talk e un confronto diretto con i giovani presenti, i due artisti hanno offerto una testimonianza maschile e una femminile sulla percezione della donna nel mondo rap e trap.


Le domande dei giovani al centro del dibattito
L'incontro ha cercato di rispondere ad alcune domande complesse: è difficile oggi essere una donna rapper in un contesto musicale a prevalenza maschile? E soprattutto, dove finisce l'arte – come il dissing o lo scherno, tipici del genere – e dove inizia la violenza verbale?
L'obiettivo dichiarato è quello di analizzare l'impatto sociale dei testi musicali e gettare i semi di una nuova coscienza nei giovani. Al termine del dibattito sul legame tra canzoni, violenza e sensibilità del panorama musicale odierno, i due rapper si sono esibiti con un brano.
Un linguaggio nuovo per sensibilizzare le nuove generazioni
L'iniziativa è stata ideata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Asti, in collaborazione con gli assessorati all'Istruzione e alle Politiche sociali, e con la Commissione Pari Opportunità. L'evento si è inserito nel percorso di riflessione promosso in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Usare i nuovi linguaggi per accendere i riflettori su un tema così importante ci sembra un buon modo per coinvolgere la popolazione studentesca e intercettare la loro sensibilità", ha dichiarato il sindaco Maurizio Rasero.
Un concetto ribadito dagli assessori Bologna, Candelaresi e Zollo: "L'arte e la musica possono essere il mezzo per descrivere il mondo intorno a noi e raccontare temi complessi e delicati in modo profondo e coinvolgente".
Secondo Nadia Miletto, presidente della commissione Pari Opportunità del Comune, la presenza dei due artisti "aiuta a rompere gli stereotipi ed è fonte di ispirazione per le future generazioni di artiste, esempio di pari opportunità"






















