La Giornata Sicurezza 2025, dedicata al tema “La costruzione di una cultura della prevenzione integrata”, ha fatto tappa a Castelnuovo Don Bosco come parte del percorso itinerante che da anni porta nelle scuole della provincia di Asti formazione, approfondimenti e sensibilizzazione sui temi legati alla sicurezza.
Come spiega Patrizia Baruffaldi, dirigente scolastica dell’Istituto di Castelnuovo e membro del comitato tecnico organizzatore, “l’evento di oggi è inserito nella Giornata Nazionale della Sicurezza 2025. Molti dei partecipanti che vede qui fanno parte della rete sicurezza delle scuole di Asti. Ogni anno organizziamo un evento in un Comune diverso: siamo partiti nel 2009 e nel 2025 siamo arrivati a Castelnuovo Don Bosco, mentre il prossimo anno arriveremo ad Asti”.
Scuole e istituzioni insieme
L’obiettivo, sottolinea Baruffaldi, è duplice: da un lato supportare le scuole della provincia nel rispetto delle normative e nella formazione continua del personale, dall’altro portare la cultura della sicurezza oltre le aule, coinvolgendo enti e amministrazioni locali. “Oggi erano presenti anche il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, la Prefettura, la Provincia e altri rappresentanti istituzionali, perché vogliamo che ci sia un vero connubio tra scuola e territorio”.
Il comitato di lavoro è composto da un gruppo tecnico ristretto, guidato dalla stessa Baruffaldi, da Franco Calcagno, dirigente dell’Istituto Artom di Asti, e da Giorgio Marino, dirigente dell’Istituto Penna. La rete, che coordina gli aspetti più ampi del percorso, è capofilata da Marino e Claudia Cerrato dell’Istituto Monti di Asti.
Formazione, piattaforme e nuove competenze
La giornata è stata articolata in due momenti principali. La prima parte ha approfondito il nuovo Accordo Stato-Regioni, ribadendo l’importanza di una formazione che non si limiti all’obbligo di corso, ma alla reale acquisizione delle competenze. Baruffaldi sottolinea infatti che “pochi concetti, ma acquisiti da tutti, sono più importanti di tante ore senza risultati concreti”.
A seguire, Silvia Duretto della Provincia di Asti ha illustrato la piattaforma ARES, l’anagrafe degli edifici scolastici che oggi può anche raccogliere, da parte degli enti proprietari, le richieste di riqualificazione strutturale. È poi stato presentato un videogame sulla sicurezza e sulla legalità, realizzato dai giovani consulenti del lavoro e messo gratuitamente a disposizione delle scuole.
Un coffee break, organizzato dall’Istituto Penna con gli studenti dell’indirizzo enogastronomico, ha preceduto la seconda parte della giornata, dedicata alla sorveglianza sanitaria, al tema alcol e alla somministrazione dei farmaci in ambiente scolastico.
Dimostrazioni pratiche con i ragazzi
Per la prima volta, l’evento ha visto una partecipazione diretta degli studenti. Le ragazze dell’Istituto Andriano di Castelnuovo hanno infatti chiuso il convegno con una dimostrazione pratica sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e sulle manovre di disostruzione.
Baruffaldi spiega che, anche se nelle scuole italiane il defibrillatore non è obbligatorio, la diffusione sta crescendo grazie a donazioni territoriali e fondi dedicati negli anni del Covid. “L’importante è la tempestività: anche chi non è formato può intervenire, ma i ragazzi che si esibiranno oggi hanno un percorso specifico perché nel loro indirizzo professionale devono saper agire anche in emergenza”.
Un percorso che guarda lontano
Lo scopo della rete, ricorda Baruffaldi, è far sì che la sicurezza diventi patrimonio comune. “Non sempre i docenti hanno la preparazione per trattare questi temi in classe e il nostro compito è ampliare la platea di chi se ne occupa. Abbiamo già presentato il progetto in circa ventisette Comuni e il prossimo anno arriveremo nel capoluogo”.





