Una spinta concreta all'innovazione sanitaria locale arriva dalla società civile. La Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio ha tracciato la rotta per il prossimo futuro, annunciando l'avvio di tre progetti strategici per l'ammodernamento tecnologico dell'Ospedale Cardinal Massaia. L'ente senza scopo di lucro concentrerà le proprie risorse nel 2026 su tre aree nevralgiche: il laboratorio analisi, il blocco operatorio e il reparto di Geriatria.
L'annuncio è arrivato nel corso della tradizionale cena annuale, svoltasi sabato sera presso la Scuola alberghiera di Asti. L'evento ha registrato il tutto esaurito, radunando oltre 170 commensali e permettendo di raggiungere un primo, significativo traguardo economico.
"Grazie al contributo dei partecipanti abbiamo raccolto oltre 12mila euro, un solido e concreto punto di partenza per il programma che porteremo avanti con determinazione nel 2026", commenta la presidente Luisa Amalberto (nella foto sottostante). "Nulla sarebbe possibile senza l’aiuto di tante famiglie, professionisti e realtà economiche che condividono il nostro impegno, sintetizzato in sette parole: ci prendiamo cura di chi ci cura", conclude la presidente, ringraziando i partner della serata tra cui i consorzi vinicoli locali e gli Ambasciatori della Fondazione.

Un anno di traguardi e le nuove sfide
Il bilancio delle attività recenti conferma il ruolo centrale della Fondazione nel tessuto sociale astigiano. In collaborazione con l'Utea e il comitato tecnico scientifico presieduto dal professor Giorgio Calabrese, è stato inaugurato un ciclo di conferenze sulla prevenzione che ha visto una grande partecipazione di pubblico. Visto il successo, gli incontri torneranno al polo universitario Astiss da gennaio a giugno 2026.
Sul fronte delle dotazioni strumentali, ottobre ha segnato la donazione di un ecografo al reparto di Gastroenterologia, diretto dal nuovo primario Giovanni Valentini. L'impegno prosegue ora verso il presidio ospedaliero della Valle Belbo: grazie al supporto del Comitato Palio di Nizza Monferrato e alla generosità di privati e imprese, l'acquisto di un secondo ecografo dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno.
Fondamentale anche l'apporto del mondo sportivo – con il Golf Club Città di Asti, il Golf Paddle Asti e il Don Bosco Tennis Club – e culturale, grazie alla rassegna Passepartout e allo spettacolo della Friends Company al Teatro Alfieri.
Campagne attive e il punto informativo
Per sostenere i nuovi acquisti, la Fondazione ha attivato diverse leve di raccolta fondi. Dal 3 novembre è partita la campagna solidale del Gruppo 3A-Despar Nord Ovest: fino al 3 maggio 2026, per ogni prodotto a marchio Despar acquistato nei 28 punti vendita di Asti e provincia, l'azienda donerà un centesimo alla causa. Un contatore apposito garantisce la massima trasparenza sull'andamento della raccolta.
Per avvicinare ulteriormente i cittadini, dal 5 novembre è operativa la nuova sede della Fondazione situata direttamente all'ingresso del Cardinal Massaia, presso la guardiola della rampa di accesso al Pronto Soccorso. Qui, 13 volontari coordinati dal direttore Ezio Mosso si alternano per fornire informazioni su progetti, 5x1000 e lasciti testamentari. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12 e il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.
L'importanza di questa sinergia è stata sottolineata dal direttore sanitario dell'Asl AT, Andrea Fabbo: "Sono trascorsi vent’anni dall’inaugurazione dell’ospedale e il fabbisogno di manutenzione e rinnovamento tecnologico ammonta a diversi milioni di euro. La Fondazione è un prezioso alleato nel programma che stiamo portando avanti", ha dichiarato, portando i ringraziamenti della direzione strategica.





