Le parole, l'ironia e la malinconia di Giorgio Faletti sono pronte a tornare protagoniste nel cuore della sua città natale. Venerdì 28 novembre, alle 18.30, la Biblioteca Astense ospiterà la presentazione ufficiale di "Io dico", una nuova raccolta di citazioni e pensieri, inclusi materiali inediti, tratta dai lavori più significativi dell'artista. Il volume, pubblicato da Gallucci Editore nella collana "Sounds Good!", rappresenta un viaggio diretto nella mente e nella sensibilità di Faletti, guidato dalla sua stessa voce.
L'evento si terrà in un luogo simbolo per l'autore: quella biblioteca che Giorgio stesso ha presieduto con impegno per rilanciare la cultura cittadina e che oggi porta orgogliosamente il suo nome. A dialogare con il pubblico saranno le due curatrici dell'opera: Roberta Bellesini Faletti e Chiara Buratti, moderate per l'occasione dal giornalista Alexander Macinante.
Un ritratto intimo e poliedrico
Il libro non si configura come una classica biografia, ma come un'antologia ragionata che esplora la versatilità di un intellettuale capace di attraversare mondi apparentemente distanti. Dagli esordi come cabarettista al Derby di Milano e in televisione, passando per la carriera di cantautore raffinato con brani iconici come "Signor tenente", fino alla consacrazione mondiale come scrittore di thriller.

La curatela del volume è stata affidata a due figure che hanno conosciuto profondamente l'uomo oltre l'artista. Roberta Bellesini, architetto e moglie di Giorgio, è oggi presidente della Biblioteca Astense e si dedica costantemente alla promozione dell'eredità culturale del marito. Al suo fianco Chiara Buratti, giornalista di Rai Cultura e attrice teatrale, per la quale Faletti scrisse "L’ultimo giorno di sole", uno dei suoi ultimi lavori teatrali.
Le autrici hanno attinto a un vastissimo patrimonio composto da libri, interviste e canzoni, componendo un mosaico di aforismi e testi poetici su temi universali come la vita, l'amore e la società. Tra le pagine trovano spazio anche omaggi significativi, come quelli del maestro del thriller Jeffery Deaver e di Massimo Cotto, compianto giornalista e marito della Buratti, oltre che amico fraterno di Faletti.
Legame indissolubile con il territorio
La presentazione di venerdì sottolinea ancora una volta il rapporto viscerale che Giorgio Faletti ha sempre mantenuto con l'Astigiano, una terra che non ha mai abbandonato nonostante il successo internazionale. L'incontro alla Biblioteca Astense è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, un'occasione per i lettori di ritrovare quell'intelligenza ironica e profondamente umana che ha segnato la cultura italiana degli ultimi trent'anni.





