Economia e lavoro - 03 dicembre 2025, 10:09

Governance Banca di Asti: al via la selezione per il nuovo consiglio di amministrazione

La Fondazione ha incaricato un advisor internazionale di individuare i futuri vertici, incluso l'amministratore delegato

Governance Banca di Asti: al via la selezione per il nuovo consiglio di amministrazione

La strada verso il rinnovo dei vertici della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. è ufficialmente tracciata. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, ha deciso di affidarsi a Spencer Stuart, società internazionale leader nella consulenza per la leadership, per gestire la delicata fase di selezione dei candidati al nuovo Consiglio di Amministrazione della banca conferitaria.

Si tratta di una mossa strategica che gioca d'anticipo: il mandato dell'attuale consiglio scadrà infatti ad aprile 2026, contestualmente all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. La Fondazione, in qualità di socio di maggioranza relativa con il 31,80% del capitale, esercita così il suo ruolo istituzionale, che prevede la competenza sulla proposta della maggioranza degli amministratori, inclusa la figura chiave dell'Amministratore Delegato.

L'obiettivo dichiarato è quello di avviare un processo di selezione caratterizzato da rigore e trasparenza, in piena armonia con le normative vigenti e, soprattutto, con le indicazioni della Banca d'Italia. L'istituto di vigilanza, infatti, ha sottolineato la necessità di un "ricambio del management e l’ingresso di nuove competenze e professionalità", essenziali per rispondere alle esigenze specifiche della banca e del territorio in cui opera.

La scelta di muoversi con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del 2026 non è casuale. Questa tempistica permetterà di affrontare le valutazioni con la dovuta calma, costruendo un percorso strutturato che potrebbe prevedere anche una fase di affiancamento, utile a garantire la continuità operativa e il rafforzamento della gestione.

Spencer Stuart avrà il compito di affiancare la Fondazione in ogni passaggio: dalla definizione della composizione ideale del board, sia in termini qualitativi che quantitativi, fino alla ricerca effettiva dei profili che rispondano ai requisiti di Fit & proper e alla matrice delle competenze richieste.

In un contesto bancario sempre più competitivo e soggetto a stringenti regolamentazioni, la Fondazione punta a gettare le basi per una nuova fase di sviluppo, capace di consolidare i risultati ottenuti e sostenere la crescita futura. Questa iniziativa, specificano da palazzo Roma, viaggia su un binario parallelo e non interferisce con le eventuali valutazioni sulla valorizzazione della partecipazione azionaria: in qualsiasi scenario, la priorità resta la solidità e la capacità di sviluppo dell'istituto bancario.

Redazione

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