Scuola - 04 dicembre 2025, 19:10

All’Open School dell’IIS Andriano un viaggio nel cuore dell’Europa

Un’area interamente dedicata all’Erasmus racconta mobilità, esperienze e innovazione condivise con famiglie e futuri studenti

All’Open School dell’IIS Andriano un viaggio nel cuore dell’Europa

All’evento Scuola Aperta di sabato 29 novembre, l’IIS “P. Andriano” di Castelnuovo Don Bosco ha dedicato uno spazio speciale all’Erasmus, trasformando l’open day in una vera occasione di racconto e condivisione del percorso europeo intrapreso dall’istituto. Da oltre un anno, infatti, docenti e personale vivono un intenso periodo di mobilità, formazione e scambio professionale che ha già prodotto ricadute significative sulla didattica.

La professoressa Francesca Scaravaglio, referente Erasmus, ha introdotto l’incontro spiegando: “stiamo per concludere la mobilità a breve termine che ha coinvolto il personale della scuola. Abbiamo pensato di ripercorrerne le tappe attraverso un video e gli interventi dei docenti, per condividere con l’utenza la ricaduta didattica di quanto appreso”. Una formula che ha trasformato l’Open School in un’efficace iniziativa di disseminazione.

Esperienze in Europa e ricadute concrete in classe

Circa un centinaio di visitatori, suddivisi per indirizzo: manutentori, socio-sanitario e informatici, ha seguito il racconto delle diverse mobilità, conoscendo nel dettaglio come il personale abbia potuto osservare e sperimentare modelli educativi differenti dal sistema italiano.

La professoressa Carla Pozzo, referente del sostegno, ha condiviso la propria esperienza in Finlandia: “ho avuto la possibilità di confrontarmi con un sistema scolastico molto diverso dal nostro. Le classi speciali dedicate alla disabilità, gli strumenti, gli spazi e i locali permettono attività perfettamente calibrate sui bisogni reali degli alunni”.

Stimolanti anche i corsi di lingua svolti all’estero. La docente Vanda Peira, reduce da un periodo di studio a Dublino, ha osservato: “per una conoscenza più approfondita servirebbe una full immersion di qualche mese, ma la professionalità degli insegnanti irlandesi mi ha fornito suggerimenti utili per affrontare alcuni argomenti, come l’educazione civica, e valutarli in modo innovativo”.

Il boom della realtà virtuale: visori, progetti e un duello tra Pokémon

Grande curiosità ha suscitato fra famiglie e ragazzi la parte dedicata alla tecnologia. La professoressa Cristina Rossino, che ha frequentato il corso su VR e AI, ha spiegato: “mi sono resa conto che la VR può essere fruibile anche in materie apparentemente poco tecnologiche come la storia”. Proprio da questo percorso è nato un prodotto virtuale su Anna Frank, realizzato con la collega di inglese Francesca Villata.

Grazie ai visori acquistati dall’istituto, la realtà virtuale è destinata a diventare una pratica curricolare. A dimostrarlo sono stati due studenti dell’indirizzo informatico, che hanno coinvolto il pubblico in un gioco da loro creato: indossati i visori, genitori e ragazzi si sono sfidati in un vivace duello tra Pokémon.

Un progetto che cambia la scuola

Il riscontro del personale coinvolto è stato unanime, come sintetizza la referente Scaravaglio: “Erasmus è davvero più di un progetto, è un’esperienza che cambia”. L’avvio del percorso risale al 2024, quando il Castigliano di Asti e la sede associata Andriano ottennero un finanziamento europeo da 54.837 euro, da investire in 18 mesi. Gli obiettivi individuati erano due: potenziamento delle competenze linguistiche e acquisizione di pratiche didattiche e valutative innovative.

Le azioni progettate hanno previsto un corso universitario a Wuppertal sulle tecnologie innovative (VR e AI), esperienze di job shadowing in Finlandia e corsi di inglese in Irlanda. Complessivamente sono partite 23 persone, selezionate tramite bando interno.

Verso una scuola sempre più internazionale

La dirigente scolastica Martina Gado ha sottolineato: “rinnovamento didattico, inclusione e dimensione europea sono gli obiettivi che ci hanno guidato”. E in questa direzione l’istituto continuerà a muoversi, con l’accreditamento 2025-2027 e il progetto VET per tirocini all’estero.

L’Open School ha così offerto ai futuri studenti e alle loro famiglie non solo un momento informativo, ma una finestra concreta su una scuola che si apre all’Europa e che porta nella quotidianità della didattica le competenze maturate oltre i confini nazionali.

Francesca Mezzogori

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