Attualità - 05 dicembre 2025, 07:30

A Vezzolano torna il grande presepe di Anna Rosa Nicola

Dal 7 dicembre al 1° febbraio l’abbazia si anima con oltre 450 personaggi: inaugurazione l’8 dicembre con messa, saluti istituzionali e concerto di Natale

A Vezzolano torna il grande presepe di Anna Rosa Nicola

A Santa Maria di Vezzolano, nel territorio di Albugnano, sta per tornare uno degli appuntamenti più attesi dell’inverno collinare: il grande presepe artistico di Anna Rosa Nicola, allestito nella foresteria dell’abbazia e visitabile da domenica 7 dicembre 2025 a domenica 1° febbraio 2026.
Un percorso di oltre quaranta metri quadrati che ogni anno cresce, si trasforma, si arricchisce di nuovi dettagli e attira migliaia di visitatori. L'esposizione dell'anno scorso ha segnato un record con 16 mila ingressi, un numero impensabile quando l’esposizione, approdata a Vezzolano nel 2012, accoglieva poco più di mille persone.

L’inaugurazione dell’8 dicembre

L'inaugurazione ufficiale sarà lunedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata.
La giornata si aprirà con la messa alle 10.30, celebrata dal parroco di Albugnano e abate di Vezzolano, padre Piero Trabucco.
Alle 15 seguirà l’inaugurazione con i saluti della direzione di Santa Maria di Vezzolano e della sindaca di Albugnano Aurora Angilletta, la presentazione dei restauri finanziati dalle offerte dei visitatori e l’illustrazione della nuova edizione del presepe.

Il pomeriggio culminerà nel Concerto di Natale, che vedrà protagonisti i fisarmonicisti dell’Orchestra ASE’ di Asti diretta dalla maestra Elena Enrico e la Fisorchestra Freluchet del CFM di Torino diretta dal maestro Stefano Arato.

Intanto, per tutta la giornata, ad Albugnano sarà allestito il mercatino di Natale nel cortile dell’antica canonica parrocchiale.

Un mondo in miniatura fatto di storia, poesia e quotidianità

Il presepe artistico di Anna Rosa Nicola è molto più di una rappresentazione natalizia: è un villaggio in miniatura, sospeso tra Ottocento e primo Novecento, popolato da oltre 450 figure alte tra 15 e 30 centimetri.
Ogni personaggio ha un volto modellato a mano, un gesto, una postura unica.
Accanto alla Natività convivono botteghe artigiane, mestieri scomparsi, angoli domestici, bancarelle, cortili, gruppi di bambini che giocano o aiutano nelle attività di famiglia.
Oggetti minuscoli, da 1 o 2 millimetri fino a 2 o 3 centimetri, rendono l’insieme straordinariamente realistico.

Quest’anno il presepe si arricchisce di decine di nuove scene: una grande pasticceria a due piani, un banchetto dedicato alle donne che preparano gli agnolotti, un fabbricante di scope, una venditrice di pane raffermo con il suo bambino, gruppi di bambini che saltano la corda o fanno volare un aquilone, una coppia di sposi davanti alla chiesa.
Per ospitare tutte le novità sono stati aggiunti anche nuovi tavoli: la superficie complessiva raggiunge ora circa 72 metri quadrati.

La storia dell’artista: «Ho iniziato per gioco con i bambini, poi non ho più smesso»

Anna Rosa Nicola racconta con semplicità l’origine di questa avventura artistica: "ho iniziato per caso, anni fa, quando animavo l’oratorio di Aramengo con mia figlia. Facevamo il presepe insieme ai bambini e ci divertivamo. Loro sono cresciuti, io invece ho continuato".

Restauratrice di professione, 68 anni, da sempre affiancata dal marito: "sono 51 anni che siamo insieme, ci capiamo al volo senza neanche parlare", continua a modellare, scolpire, cucire e dipingere ogni personaggio.
"I materiali sono tantissimi: legno, fil di ferro, lana, stoffe recuperate, pasta polimerica cotta nel forno di casa. Conservo due cassettoni pieni di ritagli che mi hanno regalato negli anni. Ogni figura nasce da una storia, da un’immagine, da un’emozione", continua a raccontare Anna Rosa.

Quanto al montaggio, è un’impresa che richiede giorni di lavoro: "trasportiamo tutto sul furgone come fossero cabaret di bignole. Poi inizia il monta-e-smonta: creare le prospettive, le distanze, i primi e i secondi piani è un lavoro delicatissimo. Ogni anno penso di non farcela, poi riprendo fiato e il presepe prende forma".

Il percorso di visita e gli orari

La chiesa e il presepe saranno aperti ogni venerdì, sabato, domenica e nei festivi infrasettimanali dalle 10 alle 17, con ultimo ingresso alle 16.30.
A Natale l’orario sarà 10-12.30 e 15.30-17.
I gruppi potranno prenotare la visita anche dal martedì al giovedì, in base alla disponibilità dei volontari.

Gli organizzatori avvertono che, soprattutto nei pomeriggi festivi, potrebbe esserci lungo tempo di attesa, invitando i visitatori a non trattenersi oltre il necessario per permettere un flusso regolare.

Il futuro: un museo ad Aramengo per custodire il presepe

Dal racconto di Anna Rosa emerge anche il grande progetto in corso: un museo interamente dedicato alle sue opere, che sorgerà ad Aramengo entro il 2027.

"È un edificio seicentesco, su tre piani, accessibile al 100% da tutti e realizzato con criteri green. Conterrà il presepe, le mie altre miniature, i fiori di carta, le nature morte e soprattutto una sala didattica per lavorare con bambini e ragazzi" spiega Anna Rosa.

L’artista sottolinea quanto sia importante restituire ai più giovani la manualità: "oggi i bambini vivono davanti a uno schermo. Lavorare con le mani è una medicina, ti dà autonomia e soddisfazione. Vorrei che provassero questa sensazione".

Il progetto, realizzato dall’impresa Bellio, con il coordinamento di Irene Bellio e del responsabile di cantiere Aldo Michieletto, è seguito da una squadra di architetti, ingegneri e tecnici.
Un tassello prezioso, considerando che il cantiere comprende consolidamenti strutturali, interventi nelle aree ipogee, adeguamenti impiantistici e studi specialistici di geologia e sicurezza.

L’investimento previsto è significativo: "la ristrutturazione costa 846 mila euro più IVA, senza contare l’allestimento. Per questo speriamo nel sostegno della Regione, delle banche e anche di privati: le donazioni sono detraibili e ogni contributo ci avvicina al traguardo".

Francesca Mezzogori

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