Un dialogo necessario tra il "dentro" e il "fuori", per abbattere i pregiudizi e costruire percorsi di reinserimento reali. Con questo spirito torna ad Asti l'appuntamento con "Oltre le mura 2025", il convegno dedicato al mondo carcerario che si terrà giovedì 11 dicembre, dalle 14 alle 17, presso la sede del CPIA 1 Asti in piazza Leonardo da Vinci.
L'evento, giunto alla sua seconda edizione, cade in un momento storico significativo: si celebra infatti il cinquantenario della legge 354/1975 sull’Ordinamento Penitenziario e ci si avvicina al Giubileo dei detenuti, un tema su cui Papa Francesco ha spesso richiamato l'attenzione collettiva. L'obiettivo è chiaro: mantenere vivo il confronto con la comunità locale e narrare l'impegno quotidiano profuso nella Casa di Reclusione di Asti.
Organizzato dal gruppo di lavoro sulle tematiche carcerarie e coordinato da Domenico Massano, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Asti, l'incontro gode del patrocinio dell'amministrazione comunale e vede la sinergia di una vasta rete di realtà associative e istituzionali, tra cui Effatà OdV, il Consorzio COALA e la Biblioteca Astense Giorgio Faletti.

Il focus sulla genitorialità e i minori
Il cuore del dibattito sarà incentrato su un tema delicato e spesso invisibile: la genitorialità delle persone recluse. La condizione detentiva, infatti, non riguarda solo chi sconta la pena, ma si riflette inevitabilmente sui figli e sull'integrazione sociale dei minori. Per approfondire questo aspetto, il programma prevede la presentazione di esperienze concrete come il progetto "Liberi Legami".
Ad aprire i lavori alle 14.15, dopo l'accoglienza, saranno i saluti istituzionali. Interverranno figure chiave del territorio tra cui il Vescovo di Asti Marco Prastaro, la direttrice della Casa di reclusione di Quarto d’Asti Giuseppina Piscioneri, il commissario di Polizia Penitenziaria Sefora Maria Marzano, l’assessore ai servizi sociali Eleonora Zollo e il dirigente del Cpia Davide Bosso.
Tavola rotonda e attività trattamentali
La giornata entrerà nel vivo alle 14.45 con la tavola rotonda dedicata a "Carcere e genitorialità". Tra gli interventi previsti, Grazia Isoardi, Tom Sing e Francesca Rainero racconteranno l'esperienza di "Voci Erranti" dal carcere di Saluzzo, mentre per il progetto "Liberi Legami" prenderanno la parola Carlo Picchio del CSVAA e Roberta Portoghese della cooperativa Il Margine. Spazio anche al punto di vista dei più piccoli con l'intervento "Bambini al centro" curato da Gloria Marcarini del Centro per le famiglie.
A seguire, dalle 15.45, l'attenzione si sposterà sulle attività trattamentali, ovvero quel complesso di iniziative educative, lavorative e culturali che danno sostanza al dettato costituzionale della funzione rieducativa della pena. Come ricordano gli organizzatori, il trattamento deve essere "svolto avvalendosi principalmente dell'istruzione, della formazione professionale, del lavoro, della religione e delle attività culturali", agevolando i contatti con il mondo esterno.
Su questo fronte si alterneranno le voci di numerosi operatori che lavorano quotidianamente nella struttura di Alta Sicurezza astigiana, rappresentando enti come Agar Teatro, Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, l'istituto Penna e La Strada scs. In chiusura, alle 16.45, Giuseppe Passarino e Alessio Mattia presenteranno il progetto "Un po' di Ben-Essere", prima dei saluti finali previsti per le 17.
Doveroso infine sottolineare che l'iniziativa ribadisce la centralità dell'Articolo 27 della Costituzione, ponendosi come una bussola per l'impegno congiunto tra la Direzione del carcere e il territorio, affinché la pena non sia solo punizione, ma un tempo utile per la ricostruzione della persona.





