L'amministrazione comunale di Asti ha approvato una revisione significativa del Regolamento per gli interventi edilizi in zona agricola, un aggiornamento che mira a trovare un equilibrio tra la semplificazione normativa e la tutela del paesaggio rurale. L'obiettivo è rendere più praticabile il recupero del patrimonio edilizio esistente nelle frazioni, superando quella che veniva percepita come una disciplina eccessivamente rigida e poco ancorata alle esigenze concrete del territorio.
Una risposta alle difficoltà applicative
La modifica risponde a una necessità concreta emersa negli anni: semplificare le procedure per chi intende recuperare o riqualificare fabbricati agricoli esistenti. L'assessore Monica Amasio ha sottolineato come la revisione mantenga fermi i criteri di tutela paesaggistica, ma li renda "finalmente più coerenti con le esigenze reali del territorio". "Si tratta di un aggiornamento ragionato delle regole", ha spiegato Amasio. "Provenendo da una Frazione, conoscevo bene le difficoltà applicative di questo regolamento e l'obiettivo di intervenire per aggiornarlo vi era da tempo. La sua impostazione, in molti aspetti, risultava ormai troppo distante dalla realtà delle nostre campagne".
Il consigliere Piero Ferrero, delegato alle frazioni e presidente della Commissione Urbanistica, ha evidenziato come negli ultimi anni – specialmente dopo il Covid – sia cresciuta significativamente la richiesta di modificare i criteri costruttivi nelle aree agricole. "Ho ricevuto da parte di numerosi cittadini la richiesta di modificare i criteri di costruzione nelle aree agricole", ha dichiarato Ferrero. "Dopo il Covid è nata l'esigenza di vivere e godere degli spazi aperti attigui alla casa, da cui la forte richiesta di tettoie, gazebo e altre migliorie agli spazi outdoor. Ritengo che la modifica al regolamento non travolga la tipologia della casa di campagna, ma aiuti i cittadini a vivere meglio e renda più belle le case del nostro territorio".
Le novità del regolamento
Le principali modifiche introducono una flessibilità che caratterizzava positivamente i regolamenti precedenti:
Criteri più flessibili: Superamento dell'impostazione che tendeva a escludere molte soluzioni a priori, sostituita da una valutazione caso per caso che tenga conto del contesto specifico.
Materiali innovativi: Apertura all'uso di materiali compatibili con l'estetica rurale, come l'alluminio effetto legno in alternativa al legno massello, permettendo scelte che coniughino praticità e armonia paesaggistica.
Semplificazione regolamentare: Norme più lineari su infissi, coperture, tettoie, recinzioni, impianti tecnici e pannelli solari, ora ammessi se ben integrati nel contesto paesaggistico.
Valorizzazione della riqualificazione: Incentivazione del recupero del patrimonio esistente rispetto alla nuova edificazione, attraverso criteri che rendano più conveniente e accessibile l'intervento di rigenerazione.
Consulenza paesaggistica: Possibilità di richiedere un parere consultivo alla Commissione Locale per il Paesaggio in caso di dubbi interpretativi o valutazioni complesse, favorendo la chiarezza progettuale.
Una strategia urbanistica coerente
L'assessore Amasio ha concluso confermando la coerenza di questa scelta con la vision urbanistica dell'amministrazione: "Vogliamo favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio rurale senza sacrificare l'identità dei luoghi. È un intervento che guarda alla quotidianità di chi vive il territorio, permettendo una maggiore fruibilità e valorizzazione delle case di campagna. Un passo avanti per l'edilizia agricola astigiana".
Il sindaco Maurizio Rasero ha inquadrato la modifica in una strategia più ampia: "Anche questa modifica si inserisce in un percorso più ampio che da anni punta a rendere l'urbanistica uno strumento di sviluppo ordinato, sostenibile e accessibile. Abbiamo scelto di snellire senza svuotare, di aggiornare senza stravolgere. È un passo di buon senso, che risponde a esigenze reali del territorio e valorizza il lavoro fatto finora".
Con questa revisione, il Comune di Asti prosegue il suo impegno nel coniugare la semplificazione amministrativa con il mantenimento della qualità paesaggistica: si può recuperare e trasformare anche in area agricola, purché lo si faccia in armonia con i caratteri del territorio e con intelligenza progettuale.





