Vacanze Astigiane - 11 dicembre 2025, 18:00

Vacanze Astigiane a comporre il menù di Natale

Invito a girare l'Astigiano per comporre un grandioso menù, incentrato sulla “cucina degli affetti” che è valsa all’Italia il titolo di Patrimonio dell’Umanità

Pranzo di Natale e cucina degli affetti

Pranzo di Natale e cucina degli affetti

Dalle 10.44 di ieri la Cucina italiana è Patrimonio immateriale Unesco. Per noi tutti un dato di fatto che diventa nuovo punto di forza di coesione nazionale, nuovo sigillo di valorizzazione sia in ambito culturale che turistico. Il comitato Unesco, raccolto a Nuova Delhi, giusto a quell’ora comunicava che, per la prima volta, non è un piatto tipico, ma un intera sistema gastronomico di un Paese ad essere definito Patrimonio dell’Umanità. L'Italia entra in lista, nelle sue infinite varianti regionali, come stile di vita, a tavola, in cucina e nell'approccio unico e conviviale con il cibo. Vincente il dossier di candidatura, incentrato sulla “cucina degli affetti”: tradizioni, gesti, rituali e materie prime stagionali, arricchite da tanta buona biodiversità. Affetti che sotto Natale trovano apice, come da proverbio: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. 

Ecco allora che l’imminenza di un signor motivo per esprimere “cucina degli affetti” mi porta a suggerire un menù consono, ricco a sufficienza di tipicità, stagionalità e tradizione da poter rientrare a tutti gli effetti in area Unesco. Occasione per scovare passione e saggezza contadina, che fanno la differenza quando si parla di qualità. Occasione per vedere con occhio nuovo tre borghi dell’Astigiano. Incisa Scapaccino, San Damiano d’Asti e Costigliole d’Asti, dove recuperare, già dal prossimo fine settimana, gli ingredienti principe per il grandioso menù natalizio seguente.

Sformatino di Cardi Gobbi con spuma di Parmigiano

Insalata tiepida di Gallina Bionda di Villanova d’Asti

Cappelletti in brodo di Gallina Bionda

Cappone di San Damiano d’Asti ripieno di castagne 

Panettone Oro della Pasticceria Dolce Vita di Costigliole d’Asti.

Tanto per cominciare, a recuperare l’ingrediente base di uno dei due antipasti, mettetevi in agenda quanto prima una visita ad un cardarolo speciale, Vittorio Quaglia, a Incisa Scapaccino. Speciale nel suo trasudare passione indipendentemente da temperature, pioggia, neve o fango. Speciale nel rispetto, intoccabile e imprescindibile, all’interrare i suoi dolci e teneri Cardi Gobbi. Vi basta invece una gita, domenica prossima, 14 dicembre, nel bel centro storico di San Damiano d’Asti, in occasione della Fiera storica del Cappone, per risolvere il sontuoso suggerimento di secondo, uno dei due antipasti e la base brodo per il primo piatto. Tutto in una mostra-mercato che propone, oltre ai tipici super capponi del posto, anche galline bionde da Villanova d’Asti. Lascio a voi dove trovare i meglio cappelletti, salvo non siate così in linea con le aspettative Unesco da farveli in casa. A chiudere il pasto un sontuoso panettone, nella versione “Oro” di Alessandro Del Trotti della Pasticceria Dolce Vita di Costigliole d’Asti. Panettone in edizione molto limitata che, tra tutto il suggerito, è la cosa più urgente da accaparrarsi, cogliendo l’occasione per farsi un bel tour del castello Verasis Asinari, in perfetta forma durante il periodo natalizio.
 

Davide Palazzetti


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