Attualità - 16 dicembre 2025, 17:22

Nuovi cittadini ad Asti: 406 nel 2025

Il sindaco Rasero e l’assessore Boccia celebrano l’efficienza dei Servizi Demografici, evidenziando l’aumento costante dei neo-connazionali e l’impegno del personale nello snellire le pratiche di cittadinanza

Uffici Servizi Demografici

Uffici Servizi Demografici

Come ogni fine anno, i Servizi Demografici del Comune di Asti hanno reso noti i dati che tracciano un quadro completo della popolazione residente, tra numeri e caratteristiche sociali.

A fare il bilancio dei nuovi cittadini astigiani è stato il sindaco Maurizio Rasero, che ha comunicato come quest’anno 292 persone abbiano prestato giuramento, a cui si aggiungono 114 riconoscimenti di cittadinanza per figli minori, per un totale di 406 neo-connazionali.

“Un trend in continuo aumento e che inevitabilmente, in futuro, significherà un ulteriore impegno lavorativo da parte del settore “Stato Civile” dei nostri Servizi Demografici - ha dichiarato Rasero - L’efficienza di detto servizio comunale è data dalla prova che a oggi la giacenza delle pratiche di cittadinanza ancora da evadere per il 2025, presso i nostri uffici, è zero.  È ben ovvio, che io esprima un pubblico plauso a tutti i nostri dipendenti dello Stato Civile, per l’ottimo lavoro svolto anche quest’anno”.

Lo scorso anno i nuovi cittadini erano stati 180, di cui oltre 89 minori; nel 2023, invece, i giuramenti hanno raggiunto quota 513, a cui si aggiungono 286 minori.

L’assessore ai Servizi Demografici Giovanni Boccia ha aggiunto: “Forse non tutti conoscono la mole di lavoro che si nasconde dietro il semplice atto finale di giuramento da parte del neocittadino. Esso è composto da un accurato controllo della documentazione fornita dai richiedenti, da dichiarazioni scritte, convocazione preventiva dei soggetti interessati e continui rapporti istituzionali con la nostra Prefettura. Ed ecco che il mio plauso ai dipendenti dello Stato Civile non è un semplice atto di cortesia. Inoltre, dal mese di settembre, una nuova incombenza burocratica grava specificatamente sul lavoro dei nostri dipendenti, incombenza che, se da un lato appesantisce il lavoro dell’impiegato addetto, dall’altro permette al neocittadino, nella stessa mattinata, di “chiudere il cerchio” per la sua pratica di cittadinanza”.

Redazione

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