“Gli infermieri sono come Gesù in croce, che si sacrificano quotidianamente”. La dichiarazione del sindaco di Asti, Maurizio Rasero, nel corso di una conferenza dedicata alle aggressioni agli operatori sanitari, ha scatenato la reazione dura del sindacato di categoria. Il Nursind Asti, con un comunicato stampa, replica definendo l’uscita “infelice” ed esprimendo “profonda preoccupazione” per una visione della professione giudicata superficiale.
"Ci mancava solo che ci suggerisse di pronunciare la frase: 'Padre, perdonali'"
Il sindacato, citando testualmente la frase attribuita al sindaco, commenta ironicamente: “Ci mancava solo che ci suggerisse di pronunciare la frase: ‘Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno’”. Il comunicato prosegue sottolineando l’ambiguità della dichiarazione: “Non sappiamo se si tratti di un’uscita infelice – cosa che può capitare a chiunque – o di una visione missionaristica della professione sanitaria”.
L'invito alla cautela e la critica alla visione istituzionale
Nel primo caso, il Nursind Asti suggerisce al primo cittadino “maggiore attenzione nel lanciare messaggi che rischiano di risultare distorti e poco qualificanti per la categoria”. Nel secondo caso, cioè se quella fosse “davvero la concezione che chi rappresenta le istituzioni ha dei professionisti sanitari”, il sindacato dichiara di non poter “che esprimere profonda preoccupazione per la superficialità e la scarsa conoscenza dimostrate”.





