Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il piano socio-sanitario Regionale 2025-2030, il documento che traccia le linee guida per il sistema sanitario e del welfare nei prossimi anni. Un piano che, come sottolinea la consigliera regionale di Forza Italia Debora Biglia, contiene interventi strategici anche per la provincia di Asti, con l’obiettivo di una sanità più vicina ai cittadini e più equa.
Il completamento del presidio di Nizza Monferrato
Tra i punti qualificanti del piano per l’astigiano figura il completamento del Presidio Ospedaliero Valle Belbo di Nizza Monferrato. La struttura, concepita come elemento strategico per riequilibrare l’offerta sanitaria provinciale e alleggerire il Cardinal Massaia di Asti nell'ambito del modello di "ospedale unico plurisede", prevede circa 80 posti letto di area medica. Saranno attivati servizi fondamentali come il punto di Primo Intervento, la radiologia con TAC, la dialisi, poliambulatori specialistici, un Ospedale di Comunità e un Hospice. Sono inoltre previste opere infrastrutturali di supporto, tra cui una pista per l’elisoccorso.
Potenziamento della medicina di prossimità e riduzione delle liste d'attesa
Il piano rafforza anche il potenziamento della medicina di prossimità, in linea con gli obiettivi del PNRR, attraverso lo sviluppo delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali. Obiettivo: garantire continuità assistenziale, presa in carico dei pazienti cronici e supporto alle fasce più fragili, specie nelle aree collinari. Particolare attenzione è riservata anche alla riduzione delle liste d’attesa, con l’introduzione di un nuovo sistema CUP supportato da tecnologie di intelligenza artificiale, e ai temi della fragilità, salute mentale e dipendenze.
"Ora la sfida è l'attuazione"
"L’approvazione del Piano rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro della sanità piemontese e, in particolare, per il nostro territorio", dichiara Debora Biglia. "Gli interventi previsti, dal completamento dell’Ospedale Valle Belbo al rafforzamento della medicina di prossimità, vanno nella direzione di una sanità più vicina ai cittadini. Ora la sfida è l’attuazione concreta del Piano, affinché le risorse e la programmazione si traducano in servizi efficaci, accessibili e di qualità per le comunità locali".





