Attualità - 23 dicembre 2025, 08:29

Cocconato, fine dell’emergenza: ripristinata la viabilità sulla "Cunico-Lauriano"

Il cantiere chiude dopo i disagi iniziati ad aprile. La Provincia di Asti ha anticipato gli 850.000 euro necessari per i lavori

Si è chiuso un capitolo difficile per la viabilità del Nord Astigiano. Dopo oltre otto mesi di disagi, è stata ripristinata la circolazione lungo la strada provinciale 18 "Cunico-Lauriano", nel territorio del Comune di Cocconato. L'arteria era stata gravemente compromessa dal vasto movimento franoso verificatosi tra il 15 e il 17 aprile scorsi in località Maroero, quando un’ondata eccezionale di maltempo colpì il Piemonte provocando il collasso di un intero tratto di carreggiata.

Ieri mattina si è svolto il sopralluogo tecnico in vista dell'imminente riapertura. Erano presenti il presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, accompagnato dal vicepresidente con delega alla Viabilità Simone Nosenzo e dall'assessore regionale alla Viabilità e Lavori Pubblici Marco Gabusi, insieme ai sindaci del territorio e ai responsabili delle ditte incaricate.

I danni e i costi della ricostruzione 

L'evento calamitoso della scorsa primavera aveva innescato uno scivolamento del terreno di notevoli dimensioni, interrompendo un collegamento strategico per la valle. I lavori di ricostruzione, necessari per consolidare il versante e rifare la sede stradale, hanno richiesto un investimento complessivo di 850.000 euro. Per accelerare l'avvio del cantiere, l'ente provinciale ha scelto di non attendere l'erogazione materiale dei fondi statali. "La Provincia ha assunto direttamente l’impegno di spesa per consentire l’immediata cantierizzazione dei lavori", spiega il presidente Maurizio Rasero, precisando che "le somme anticipate vengono ora rimborsate dalla Regione Piemonte", grazie all'inserimento dell'Astigiano nella dichiarazione di calamità naturale deliberata dal Governo.

L'impatto sull'economia locale e il caso "Il Moya" 

La chiusura della provinciale non ha comportato solo problemi di traffico, ma ha inferto un duro colpo al tessuto economico locale, isolando di fatto diverse attività. Emblematico è il caso del ristorante "Il Moya" (già "La Moia") di Tonengo che, proprio a causa dell'interruzione viaria, ha vissuto mesi di profonda crisi.

Già ad agosto, i titolari avevano segnalato un calo del fatturato del 50%, lamentando l'assenza di un’adeguata segnaletica per i percorsi alternativi e avviando un'azione legale per la richiesta danni nei confronti degli enti competenti. Una situazione che ha rischiato di compromettere la tenuta occupazionale dell'attività, divenuta simbolo delle difficoltà vissute dal territorio dopo l'alluvione.

Le prospettive per le feste 

L'obiettivo odierno è quello di lasciarsi alle spalle le criticità proprio a ridosso del Natale. "Il ripristino dell’importante arteria è un fattore positivo per il sistema del commercio, della ristorazione e ricettivo", commenta il vicepresidente provinciale Simone Nosenzo, sottolineando come la riapertura avvenga "nel periodo delle festività più importanti dell’anno, consentendo una piena ripresa delle attività e dei collegamenti anche col Torinese", un auspicio condiviso da chi, per mesi, ha dovuto fare i conti con deviazioni e isolamento.

Gabriele Massaro

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