Agricoltura - 26 dicembre 2025, 07:20

Allarme biogas, il decreto bollette spaventa le imprese

Confagricoltura contro il taglio degli incentivi e la revisione dei prezzi minimi

Enrico Allasia, presidente regionale di Confagricoltura Piemonte

Enrico Allasia, presidente regionale di Confagricoltura Piemonte

C'è forte agitazione nel comparto primario per la bozza del nuovo Decreto-legge Bollette. A sollevare preoccupazione è la prevista revisione del meccanismo dei Prezzi Minimi Garantiti (PMG) destinati agli impianti a biogas e biomasse, una mossa che potrebbe destabilizzare l'intero settore. La proposta attuale, infatti, delinea uno scenario critico: una riduzione annua del 20% degli incentivi fino al loro completo azzeramento nei prossimi 5 anni. Oltre a ciò, il decreto escluderebbe dal sostegno tutti quegli impianti con incentivi in scadenza che non hanno ancora formalizzato la domanda di rinnovo.

Confagricoltura Piemonte ha espresso una posizione nettamente critica verso queste misure, evidenziando le gravi ripercussioni economiche per le aziende. "Questa scelta, se confermata, rischia di innescare un vero e proprio effetto domino", spiega il presidente Enrico Allasia. Molte realtà agricole, infatti, hanno investito ingenti risorse nell'ultimo quindicennio per diversificare le proprie attività integrando la produzione energetica. "Tagliare i prezzi minimi garantiti significa, per molte di esse, affrontare il rischio concreto del fallimento", avverte il presidente.

Il valore ambientale oltre l'energia

La questione non è puramente economica, ma tocca da vicino la sostenibilità ambientale. Questi impianti non si limitano a produrre energia elettrica verde e programmabile, ma svolgono una funzione essenziale nella gestione ecologica dei residui agricoli e dei reflui zootecnici. Attraverso la trasformazione in digestato, un fertilizzante naturale, si abbattono le emissioni in atmosfera, rendendo questi sistemi un pilastro per la tutela del suolo e delle acque.

Il paradosso evidenziato dall'organizzazione agricola riguarda le tempistiche e la coerenza delle politiche statali. Il decalage del meccanismo dei PMG è operativo dal 2024 e le imprese hanno già avviato complessi interventi di adeguamento tecnico, spesso sostenuti dai fondi del bando PNRR "Pratiche Ecologiche". Togliere il sostegno ora significherebbe vanificare gli sforzi fatti per rispettare le stringenti norme in materia di sostenibilità.

L'appello al governo

Di fronte a questa prospettiva, Confagricoltura si è mossa a livello nazionale inviando una lettera al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. La richiesta è chiara: serve un intervento immediato per una revisione profonda della norma, giudicata insostenibile nella sua forma attuale. L'obiettivo è salvare una filiera che garantisce autonomia e resilienza al settore.

"Ritengo un controsenso finanziare da una parte il revamping degli impianti a biogas e dall’altra tagliare gli incentivi in questo modo", conclude Enrico Allasia, sottolineando come l'instabilità normativa rischi di paralizzare anche il supporto del mondo creditizio verso nuovi investimenti. Confagricoltura ribadisce l'intenzione di difendere il comparto delle rinnovabili, considerato vitale per il reddito delle aziende che puntano alla transizione energetica.

Redazione

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