Attualità - 29 dicembre 2025, 15:19

L'influenza intasa il Pronto soccorso del Cardinal Massaia di Asti

804 pazienti tra il 23 e il 27 dicembre al Cardinal Massaia, picco di 199 accessi il 26 per virus respiratori

L'influenza intasa il Pronto soccorso del Cardinal Massaia di Asti

L'influenza 'travolge' il pronto soccorso di Asti tra il 23 e il 27 dicembre, con 804 pazienti al triage dell’ospedale Cardinal Massaia e picco di 199 accessi il 26 dicembre.

 Di questi, 424 casi (52,7%) sono stati classificati come codici bianchi e verdi, di cui 105 (24,7%) con diagnosi di sintomi respiratori legati all’influenza, con o senza febbre.

 A questi numeri si aggiungono le compresenze, pazienti già in struttura dal giorno precedente, che il 27 dicembre hanno portato il totale a 225 passaggi.

Affluenza record e dirottamenti

La giornata di Santo Stefano ha segnato un sovraccarico influenzale, con 25 arrivi in ambulanza per influenze e polmoniti, metà gestiti ad Asti e gli altri trasferiti a Alessandria e Chieri per mancanza di posti.

 Il fenomeno, legato al picco post-cenoni, ha intasato anche il Pronto soccorso pediatrico e causato oltre 60 persone in attesa negli ospedali vicini.

 In Piemonte gli accessi sono cresciuti del 20-30% nelle ultime settimane, in linea con l’emergenza influenzale nazionale.

Influenza e virus stagionali

I ceppi A/H3N2 e B/Victoria dominano, con incubazione di 2-3 giorni e sintomi come febbre alta, dolori e spossatezza.

 Si sommano virus respiratorio sinciziale, parainfluenzali e Covid-19 variante Stratus, che causa complicanze nei fragili nonostante forme più lievi.

 Interventi strutturali

Proprio il 23 dicembre è entrata in funzione la seconda sala d’attesa, raddoppiando la capienza a circa 40 persone con videosorveglianza, monitor tempi reali e comfort termici.

 L’adeguamento, finanziato dal Pnrr post-lavori antisismici, mira a ridurre disagi invernali, come hanno spiegato il direttore sanitario Andrea Fabbo e Gianluca Ghiselli direttore del Pronto soccorso.

Contesto nazionale critico

In Italia i Pronto soccorso soffrono carenze croniche: 3.500 medici mancanti (38% organici scoperti) e infermieri ridotti, con turni festivi sotto stress per afflussi influenzali stagionali. Entro gennaio 2026, un reparto su quattro rischia coverage minima, aggravando l’emergenza natalizia.

Betty Martinelli

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