Quando mancano ormai poche settimana al termine, la mostra “Chagall – Colore e magia” (di cui abbiamo parlato più diffusamente in questo articolo), esposizione di alcune opere del Maestro biellorusso ospitata fino al 3 febbraio presso il centralissimo Palazzo Mazzetti, si conferma uno straordinario successo di pubblico. Un’evidente riprova di ciò è data dalle foto che corredano questo articolo, scattate questo pomeriggio e ritraenti i visitatori in coda per poter visitare la mostra.
Il ‘rovescio della medaglia’ è dato dal fatto che – come sottolineato anche da Filippo Ghisi, direttore della Fondazione Asti Musei, nell’intervista che ci ha rilasciato qualche settimana fa – in caso di code esterne al palazzo i visitatori sono costretti ad attendere letteralmente in strada, con le auto che passano a pochi centimetri da loro.
Ma, al netto di ciò, l’evento – il primo di una serie che dovrebbe avere cadenza annuale – si riconferma per l’ennesima volta pienamente riuscito, oltre ad essere un ‘volano’ turistico per l’intera città. Un ennesima dimostrazione di ciò è data dalla visita alla mostra – guidata da un ‘Cicerone’ d’eccezione quale il consigliere comunale Paride Candelaresi, presidente della Commissione Cultura – compiuta questa mattina da un folto gruppo di iscritti della sezione torinese dell’associazione ‘Italia-Israele’, presente anche ad Asti con la presidenza dell’ex sindaco Luigi Florio.
“Io sono iscritto sia alla sezione astigiana che a quella torinese – spiega Candelaresi – e, visto l’interesse da parte del gruppo, ho organizzato la visita alla mostra e un breve giro del centro cittadino, purtroppo limitato dalla giornata particolarmente fredda. Ciò nonostante, tutti hanno molto apprezzato la nostra città e mi hanno già chiesto di organizzare un week end un po’ più tranquillo per visitare meglio la città e gli altri musei cittadini”
“Per quanto riguarda la mostra – precisa Candelaresi – ho subito precisato loro che non avrebbero visto le 3-4 cose più note, quanto piuttosto opere più di nicchia. Altrettanto interessanti, ma meno note al grande pubblico. La risposta avuta è stata molto positiva e diverse persone presenti mi hanno chiesto informazioni sullo ‘smart ticket’ che consente di visitare anche tutti gli altri musei facenti capo alla Fondazione Asti Musei”
“Dire che la visita alla mostra gli ha fatto venir voglia di scoprire meglio Asti può sembrare una frase fatta – aggiunge Candelaresi – ma devo ammettere che stamattina in molti mi hanno chiesto più informazioni sui ristoranti, sui monumenti… Alcuni hanno visto i manifesti sulle celebrazioni Alfieriane e mi hanno chiesto maggiori dettagli su queste iniziative culturali”.
“Per fine febbraio – conclude il consigliere – convocherò una riunione della Commissione Cultura alla quale inviterò il dott. Ghisi perché vorrei ci fornisse un bilancio della mostra e gli obiettivi futuri della nostra città, informandoci anche su come rendere più fruibile, gratuitamente o a prezzi ridotti, altri eventi di questa rilevanza”.