- 04 marzo 2020, 18:38

Coronavirus, Icardi avverte: “Scuole, teatri e musei: conviveremo con l’emergenza per settimane” [VIDEO]

L’assessore regionale alla Sanità sulla possibilità di nuove misure emergenziali: “Se lo chiedete all’assessore alla Sanità vi dico chiudiamo”

Coronavirus, Icardi avverte: “Scuole, teatri e musei: conviveremo con l’emergenza per settimane” [VIDEO]

Salgono a 85 i casi positivi al Coronavirus in Piemonte. Un numero destinato verosimilmente a salire e che spinge l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte ad ammettere: “I cittadini piemontesi dovranno convivere con quest’emergenza per settimane”.

Al momento i test effettuati in tutta la regione sono oltre 500, di cui 398 negativi, 85 positivi e 47 in corso. La provincia più colpita risulta essere quella di Asti con 41 casi, a seguire i 16 di Alessandria, gli 11 di Torino, i 5 del Verbano Cusio Ossola, i 4 di Vercelli i 3 di Novara e infine il primo caso riscontrato proprio oggi pomeriggio nel biellese. Tra i positivi vi sono 43 in isolamento fiduciario domiciliare, 14 in terapia intensiva e 27 nei reparti.  Accertato e confermato anche il primo decesso: si tratta di un 80enne cardiopatico e pluripatologico. I sanitari stanno effettuando accertamenti per stabilire se la causa morte primaria sia la polmonite da coronavirus o una patologia pregressa.

Inevitabile, di fronte a una simile emergenza, che le abitudini dei piemontesi possano cambiare nuovamente: le scuole infatti rimarranno chiuse fino al 15 marzo per decreto ministeriale.

Non mandare a scuola i bambini è una delle misure più efficaci, la prima è l’isolamento. Questo è dimostrato da studi approfonditi ed epidemiologici” ha ribadito Icardi. Di certo, la situazione Coronavirus non verrà risolta in poco tempo: “Siamo all’inizio della curva, alla base. Quindi penso che durerà ancora per settimane”.

Ecco perché, per ridurre al minimo i contatti e gli assembramenti, non è utopico che nuove misure emergenziali possano essere nuovamente adottate per quanto riguarda i musei, i teatri, i cinema e le palestre.

Se lo chiede a me, che mi devo occupare della tutela della salute, mi auguro ci siano misure restrittive. Tutto deve essere equilibrato all’economia, alla società. Se lo chiedete all’assessore alla Sanità vi dico chiudiamo”.

Andrea Parisotto

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